Col blocco da Coronavirus in Campania i trasporti pubblici sono calati del 90%
Il Coronavirus svuota bus e metrò. In Campania si registra un crollo dell'90% dei passeggeri a bordo dei mezzi pubblici. La vendita dei ticket si è quasi azzerata. Nella settimana dal 9 al 15 marzo 2020, incassati solo 170mila euro in tutta la regione – includendo sia il ticket integrato che quello aziendale – contro l'1,4 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno scorso. Numeri che emergono dal Report del Consorzio Unico Campania sulla prima settimana di emergenza sanitaria dopo il Dpcm del Governo del 9 marzo che ha limitato gli spostamenti in tutt'Italia. Calo vertiginoso dei viaggiatori anche a Napoli, dove l'Anm ha sospeso la vendita a bordo dei ticket e le verifiche dei controllori. A Capodichino ridotte le corse Alibus: copriranno solo le coincidenze degli arrivi.
Il report Unico Campania: "Crollo del 90% dei passeggeri"
Il blocco degli spostamenti e l'invito a restare a casa per prevenire il contagio da Coronavirus manda in ginocchio le aziende di trasporto pubblico locale. Gli incassi, secondo i primi dati raccolti dal Consorzio Unico Campania, si aggirano attorno ai 25mila euro al giorno, contro gli oltre 200mila euro al giorno precedenti alla crisi. "Dal 9 al 15 marzo 2020 – spiega Gaetano Ratto, presidente del Consorzio Unico Campania – sono stati venduti biglietti per i trasporti pubblici per 170mila euro in tutta la Campania, includendo sia i ticket integrati del Consorzio Unico Campania che i biglietti aziendali. La stessa settimana del 2019 l'incasso era di circa 1,4 milioni di euro. Con un crollo approssimativo registrato la scorsa settimana dell'85-90% degli incassi. Dati simili anche per Napoli città. Tutte le aziende di trasporto pubblico locale regionali sono in forte crisi. Ci auguriamo dal Governo misure per il sostegno al comparto”.
Anm, bus vuoti: calo del 90%
Calano vertiginosamente i dati dei passeggeri sui pullman. I frequentatori attuali dei bus, secondo fonti Anm, "sono scesi al 10-15% rispetto all'ordinario". Anche se non mancano delle linee che continuano ad essere particolarmente utilizzate, soprattutto nelle ore di punta, rispetto alle direttrici normali. "In particolare – sottolineano i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e UglFna – nelle fasce orarie 07-11 e 17-20, l'elevata affluenza non permette di rispettare la distanza di sicurezza minima tra i passeggeri. Nel dettaglio a titolo esemplificativo e non esaustivo le linee dove si stanno riscontrando le maggiori difficoltà ovvero: 151, C16, C21, 621, 140, 181, R6, E13, E16, C12, c18, 669, 254, 201". Per questo i sindacati hanno chiesto all'azienda e al Prefetto di attivare controlli di polizia anche sui bus.
L'Anm per tutelare passeggeri e autisti, ha emanato nuove linee guida che prevedono l'utilizzo solo delle porte centrali e posteriori per salita e discesa, mentre quella anteriore è transennata con una catena assieme all'abitacolo del conducente. La vendita a bordo dei ticket a prezzo maggiorato di 1,50 euro, invece di 1,10 euro, direttamente dall'autista è stata sospesa. L'invito a stare a casa lanciato dalle istituzioni sta sortendo i suoi effetti, anche se c'è chi continua ad uscire preferendo il veicolo privato a quello pubblico. Tutti i mezzi pubblici, ad ogni modo, è bene precisarlo, sono stati sanificati negli ultimi giorni.
Tagliati gli Alibus, copriranno solo gli arrivi degli aerei
Sarà ridotto nei prossimi giorni il servizio Alibus all'Aeroporto di Capodichino. Stamattina fino a mezzogiorno non si è visto un passeggero. Anm sta lavorando ad un accordo con Gesac, la società che gestisce lo scalo partenopeo, per coordinare gli Alibus con gli arrivi degli aerei. Saranno servite, quindi, solo le coincidenze dei pochi voli che stanno continuando ad arrivare.