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Colpo alla camorra, maxi-blitz dei carabinieri nel napoletano: 35 arresti per narcotraffico

Maxi-blitz all’alba dei carabinieri con 35 arresti per narcotraffico tra Napoli e Torre Annunziata. A Marano, i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, sotto il coordinamento della DDA di Napoli, hanno arrestato 16 persone considerate contigue al Clan “Polverino”, gravemente indiziate dei delitti di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Con un’altra operazione a Torre Annunziata, invece, i militari dell’Arma hanno arrestato 19 persone, mentre altre 2 sono state colpite dall’obbligo di dimora per reati legati anche allo spaccio di stupefacenti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Colpo alla camorra oggi a Napoli. Maxi-blitz all'alba dei carabinieri con 35 arresti per narcotraffico tra Napoli e Torre Annunziata. A Marano, i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, sotto il coordinamento della DDA di Napoli, hanno inferto un duro colpo al Clan Polverino: arrestate 16 persone considerate contigue al Clan "Polverino", gravemente indiziate dei delitti di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e all'intestazione fittizia di beni, aggravati dal metodo mafioso. Con un'altra operazione a Torre Annunziata, invece, i militari dell'Arma hanno arrestato 19 persone, mentre altre 2 sono state colpite dall'obbligo di dimora per reati legati anche allo spaccio di stupefacenti.

Maxi-blitz all'alba a Marano e Torre Annunziata

Una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli contro la criminalità organizzata e il traffico di stupefacenti, quindi, con 37 misure in corso di esecuzione (35 arresti e due obblighi di dimora). Dall'alba i militari del comando provinciale di Napoli stanno eseguendo due provvedimenti emessi dai gip dei Tribunali di Napoli e Torre Annunziata. Il primo, eseguito a Marano sotto il coordinamento della DDA di Napoli, ha portato all'arresto di 16 persone contigue al Clan "Polverino", gravemente indiziate dei delitti di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e all'intestazione fittizia di beni, aggravati dal metodo mafioso. A Torre Annunziata, invece, sotto il coordinamento della Procura oplontina, sono 19 le persone arrestate e 2 colpite dalla misura dell'obbligo di dimora per i reati di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, sostituzione di persona, estorsione, porto abusivo di armi e falsità ideologica commessa dal privato.

L'operazione: scacco al Clan Polverino

"Nelle prime ore della mattinata odierna – rendono noto i carabinieri – all’esito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di 16 soggetti per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanza stupefacenti, intestazione fittizia di beni ed altro, in quanto ritenuti appartenenti al clan Polverino, da oltre un trentennio operante nella zona di Marano di Napoli, Quarto e comuni limitrofi.

L’operazione si inquadra in una più ampia strategia di contrasto posta in essere dalla Procura della Repubblica di Napoli e dal Comando Provinciale dei Carabinieri che ha portato all’esecuzione di un provvedimento cautelare, il 2 maggio 2011, nei confronti di 57 persone ed all’arresto, il 4 giugno 2013, di altri 69 affiliati. I relativi dibattimenti instaurati si sono conclusi con pesantissime condanne, divenute ormai definitive, comminate a capi e gregari del clan. Ulteriori provvedimenti cautelari notificati medio tempore ai vertici del clan, per eventi omicidiari, hanno determinato la condanna all’ergastolo dell’indiscusso capo clan Polverino Giuseppe (classe 1958), e degli affiliati apicali Simioli Giuseppe (classe 1966), Cammarota Salvatore (classe 1967), De Biase Claudio (classe 1968), Liccardi Salvatore (classe 1974) e Simioli Salvatore (classe 1967).

Il provvedimento cautelare odierno è stato notificato alla “frangia” rimasta fedele a Polverino Giuseppe che, dopo la decimazione del clan, si è trovata in contrapposizione armata contro gli Orlando. Le indagini, svolte dal 2014 al 2017, hanno consentito di raccogliere – a carico degli odierni arrestati – indizi di reità in ordine alla loro partecipazione alle dinamiche criminali nell’area maranese.

Tra gli indagati figurano Polverino Vincenzo, reggente dell’organizzazione, e Marchesano Michele, con compiti di gestione dell’immenso patrimonio immobiliare del clan, rispettivamente cugino e cognato del boss Polverino Giuseppe, figure apicali attorno alle quali si sono aggregati i fedelissimi del barone.

Tra i soggetti indagati figurano Cappuccio Ciro e Del Core Armando, entrambi condannati in via definitiva all’ergastolo in qualità di esecutori materiali dell’omicidio di Giancarlo Siani, il cronista de Il Mattino trucidato la sera del 23 settembre 1985.

Nel corso dell’operazione è stata data esecuzione al sequestro preventivo di due attività commerciali, un bar ed centro scommesse a Marano di Napoli, del valore complessivo di 500.000 euro, intestati ad un prestanome ma di fatto riconducibili ad un affiliato del clan".

I nomi degli arrestati:

  • – CANDELA Cristofaro, classe 1960
  • – CERULLO Luigi, classe 1972
  • – DE LUCA Alessandro, classe 1987
  • – DI MARO Raffaele, classe 1970
  • – ESPOSITO Luigi, classe 1982
  • – GIARRA Diego, classe 1988
  • – LANGELLA Nicola, classe 1965
  • – MARCHESANO Michele, classe 1960
  • – MORACA Felice, classe 1984
  • – NUVOLETTO Antonio, classe 1985
  • – POLVERINO Vincenzo, classe1958
  • – RAIMONDO Nicola, classe 1973
  • – RANIELLO Giovanni, classe 1982
  • – RUGGIERO Raffaele, classe 1987
  • – RUGGIERO Salvatore, classe 1986
  • – VISCONTI Claudio, classe 1981
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