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Compravano banconote false a Napoli e le spendevano nei casinò in Svizzera

Con 10mila euro avevano comprato a Napoli banconote false dal valore nominale di almeno 50mila euro. Obiettivo: spenderli nei casinò e nelle sale da gioco del Canton Ticino, nella Svizzera italiana. Ma alla fine la banda è stata scoperta, smantellata e sono scattate le manette nell’operazione dei carabinieri di Livorno e della polizia cantonale ticinese di Chiasso-Brogeda.
A cura di Redazione Napoli
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Scendevano a Napoli per acquistare banconote false da 50 euro e poi risalivano nella Svizzera italiana per la precisione nel Canton Ticino e spendevano questi denari nei casinò, facendoseli cambiare in fiches. Il giochetto è durato fino a quando i due sono stati arrestati dai carabinieri di Livorno in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip per aver esportato e speso in Svizzera denaro contraffatto. Una terza persona  è indagata in stato di libertà. L'indagine, denominata Solfa è nata da un arresto, effettuato nel dicembre 2017 dalla polizia cantonale ticinese alla dogana di Chiasso-Brogeda, di due degli indagati, uno dei quali arrestato nuovamente oggi: a bordo della loro auto furono trovate 300 banconote da 50 euro false. Secondo quanto spiegato dai carabinieri, la polizia giudiziaria federale svizzera, in base a segnalazioni di alcune polizie cantonali, sarebbe poi riuscita a risalire a più episodi di spaccio di banconote false da 50 euro, appartenenti allo stesso lotto delle 300 già sequestrate nel dicembre 2017, avvenuti sempre in Svizzera, e attribuibili ai due arrestati e ad altri complici che allora non erano stati rintracciati.

Attivati i canali della cooperazione internazionale, le successive indagini condotte dal nucleo investigativo di Livorno e di Cecina hanno consentito di identificare tra i coinvolti l'atro arrestato oggi e la persona indagata a piede libero. Sarebbe stato anche accertato che nel dicembre 2017 a turno si sarebbero recati almeno due volte nella provincia di Napoli per approvvigionarsi dei soldi falsi da fornitori al momento ignoti e che nei giorni immediatamente successivi avrebbero speso o cambiato le banconote false in diversi esercizi commerciali del Canton Ticino, in particolare casinò e sale da gioco. La stima degli inquirenti è che gli indagati si sarebbero approvvigionati di almeno un migliaio di banconote, valore nominale non meno 50mila euro ma acquistate a un prezzo non superiore ai 10mila euro. I due arrestati a dicembre scorso sono già stati condannati dall'autorità giudiziaria elvetica a una pena di 16 mesi di detenzione e a una multa di 1.500 franchi svizzeri (circa 1.300 euro).

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