Comunali 2016: Bassolino: “De Magistris scassa, io voglio ricostruire Napoli”
«Metterò nella battaglia lo spirito di un 18enne» dice Antonio Bassolino a un teatro Sannazaro pieno come un uovo, aprendo la sua campagna elettorale. Di giovani ad ascoltarlo, a dire il vero, non ce ne sono tantissimi, ma la platea è di quelle che contano: a osservare bene le file ci sono portatori di voti, ex consiglieri comunali e municipali, c'è gente che è stata a destra e autorevoli esponenti di Sinistra Italiana come vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Claudio Fava. Al momento Bassolino è l'unico candidato alle primarie Pd Napoli con possibilità di vittoria alle elezioni contro Luigi de Magistris e Gianni Lettieri. Lui non lo dice chiaramente ma lo fa capire :«Sarà dura ma ho iniziato da solo, con il mio Ipad, e qui ho fatto post e tweet. Poi ho visto crescere un sentimento perché la politica deve essere testa, ragione e cervello. Da solo però non potrei fare nulla. Ho bisogno di tanti volontari giovani, centinaia e centinaia, e oggi raccolgo le firme di questi volontari. Combatterò – conclude – e vedremo come andrà». «Non mi sarei mai candidato – afferma l'ex governatore – e mai mi candiderei per altri incarichi politici od istituzionali. Per nessuna altra ragione sottrarrei tempo a tante cose che in questi anni mi sono conquistato, come il tempo per affetti familiari e cose che non avrei mai immaginato di fare come una maratona». Poi passa in rassegna candidati i suoi avversari. Iniziando da quelli in casa, ovvero da quella parte del Pd (dal Mario Casillo a Lello Topo fino a Umberto Ranieri) che non lo vogliono candidato a sindaco di Napoli: «Il Partito demcoratico? È il partito maggiormente in difficoltà – afferma Bassolino -. Il Pd e i suoi alleati partono indietro ma con un candidato che passi attraverso primarie serie, libere, aperte, democratiche e popolari chiunque esca da queste primarie può competere e vincere».
Il discorso si sposta sugli altri candidati: Gianni Lettieri, candidato non unitario, per l'ex governatore: «Sono elezioni difficili per la destra. Alla fine avranno un candidato unico ma a Napoli la destra è divisa, molto divisa al suo interno. La battaglia per loro sarà pesante» afferma. Il Movimento Cinque Stelle che non ha ancora un suo candidato a sindaco di Napoli: «Sono stati il primo partito alle ultime Elezioni Regionali in Campania ma possono competere davvero solo se hanno il candidato adatto oppure non ce la fanno. Queste sono elezioni dirette, si vota sul programma ma anche la persona, quel nome e cognome, la sua storia e le sue caratteristiche".
E, infine, Luigi de Magistris, sindaco uscente: «Prima diceva ‘vinco al primo turno' – attacca Bassolino -. P ha cambiato opinione dicendo la cosa opposta. Il sindaco uscente non parte indietro ma davanti a tutti. Un sindaco che ha fatto bene deve avere la legittima aspirazione a candidarsi ed essere eletto al primo turno, come accade in molte città». L'ex sindaco di Napoli spiega di voler tenere "un giusto rapporto con Roma e con chi governa a Roma" diverso dunque da quello conflittuale scelto dall'attuale primo cittadino. «Noi abbiamo bisogno di credere in noi stessi – ha concluso – molti, invece, pensano che Napoli sia perduta, anche sul piano civile. Questo io non lo credo". «Dobbiamo fare la cosa più difficile: ricostruire. Noi lo sappiamo bene a Napoli: la cosa più facile è scassare, quella più difficile è ricostruire».