Comunali Napoli, Le proposte di de Magistris, Lettieri e Brambilla sul reddito cittadino
Aveva fatto discutere la proposta di Luigi de Magistris di introdurre a Napoli il reddito minimo di cittadinanza. La giunta del sindaco uscente aveva approvato una delibera con la quale si dava il via a questa misura di welfare, scatenando le polemiche dei suoi avversari, che anch'essi, però, si sono fatti promotori di una forma di reddito minimo, chiamandola e formulandola in maniera diversa dal primo cittadino napoletano. L'unica tra i quattro sfidanti a non inserire il reddito di cittadinanza nel suo programma è stata Valeria Valente, candidata del Pd che ha deciso di restare in linea con il governo Renzi. Sulla questione, Fanpage.it ha anche chiesto il parere di Ugo Marani, docente alla London School of Economics, che aveva definito "generica e lacunosa" la delibera della giunta de Magistris. Ecco le proposte di Gianni Lettieri, Matteo Brambilla e Luigi de Magistris.
Il reddito minimo proposto da Luigi de Magistris
Luigi de Magistris ha annunciato un sostegno pari a 600 euro al mese da elargire a chi possiede i requisiti necessari, che non sono stati ancora annunciati attraverso fonti istituzionali. Il sindaco ha annunciato comunque bisogna essere residenti a Napoli da almeno 24 mesi, pur essendo stranieri o senza fissa dimora. Inoltre sono indispensabili la maggiore età e la mancanza di un reddito. Ancora non specificate invece le voci di bilancio che saranno utilizzate per coprire le spese e la durata del beneficio.
Il sostegno sociale proposto da Gianni Lettieri
Gianni Lettieri, candidato civico sostenuto dal centrodestra, ha inserito nel suo programma il reddito di sostegno sociale, ovvero una misura che prevede 600 euro mensili per tutti i capifamiglia over 50 residenti a Napoli che hanno perso il lavoro e terminato la mobilità. L'imprenditore napoletano ha inoltre precisato anche che le risorse che serviranno a coprire questa spesa saranno prese dal Fondo Sociale Europeo. I napoletani che avranno l'accesso a questa misura ne potranno beneficiare per un periodo di 18 mesi, prorogabili per altri 18 mesi in determinati casi, non specificati.
Il reddito di cittadinanza di Matteo Brambilla
Matteo Brambilla, candidato del Movimento 5 Stelle, ha presentato all'interno del suo programma di 66 pagine la sua proposta per il reddito di cittadinanza. La misura annunciata dall'ingegnere milanese prevede l'erogazione di reddito sottoforma di servizi, quali istruzione, sanità e trasporto pubblico. Non si tratta, quindi, di una somma di denaro che entra direttamente nelle tasche dei cittadino, "almeno fino a quando non avremo – si legge nel documento – una legge nazionale sul reddito di cittadinanza e/o condizioni del bilancio del comune di Napoli favorevoli anche per l'assegnazione di un assegno civico per le famiglie fortemente disagiate, in cambio di attività di proprio interesse che il comune di Napoli mette a disposizione". A beneficiare di questa forma di sussidio dovrebbero essere disoccupati/inoccupati, studenti, disabili e pensionati a rischio esclusione sociale, mentre le spese saranno coperte da tagli, enti inutili, abbassamento stipendi pubblica amministrazione, lotta alla corruzione, affitti d’oro e beni confiscati alla camorra.