Si chiude con una multa la vicenda del concerto abusivo di Tony Colombo di ieri sera, 7 novembre, alla Pignasecca, nel centro di Napoli: dai 368 ai 5mila euro, con possibilità di pagare in forma ridotta circa 2500 euro. La violazione sanzionata è quella indicata dall'articolo 60 del Tulps, che riguarda proprio la regolamentazione degli spettacoli musicali all'aperto. Ieri sera gli agenti dell'Unità Operativa Chiaia della Polizia Municipale hanno notificato il verbale alla titolare del negozio che aveva organizzato l'evento, chiamando il neomelodico per l'inaugurazione.
Lo spettacolo, annunciato nei giorni scorsi, era fissato per le 18.30 davanti a un negozio di abbigliamento di nuova apertura della zona della Pignasecca. Ieri sera il cantante era arrivato come da programma e, in attesa che i suoi collaboratori montassero il palco, aveva cominciato a cantare. La presenza del popolare neomelodico aveva attirato in zona numerose persone, la piazza era bloccata per la presenza dei fan che si sono accalcati, mentre altri assistevano da balconi e finestre. Mentre Colombo stava cantando, però, è arrivata la Polizia Municipale per la verifica delle autorizzazioni: è così stato accertato che non era stato richiesto né tantomeno concesso alcun permesso, che era cioè tutto abusivo. La situazione è stata anche segnalata alla Questura di Napoli, competente per le questioni di ordine pubblico.
Il cantante, al centro con la moglie Tina Rispoli dell'inchiesta giornalistica Camorra Entertainment di Fanpage.it, ha dovuto così interrompere l'esibizione e smontare tutto. La titolare del negozio è stata verbalizzata, spetterà alla Prefettura decidere l'importo della sanzione, mentre nei confronti del neomelodico non sono stati presi provvedimenti in quanto non è risultato essere coinvolto nell'organizzazione ma soltanto ingaggiato per la serata. Successivamente, attraverso Instagram, Tony Colombo si è scusato coi fan per la mancanta esibizione, ha ribadito di non essere al corrente del fatto che lo spettacolo non fosse stato autorizzato e ha ripetuto che rifiuterà qualsiasi ingaggio se prima non gli verranno mostrate le concessioni.