Concorso Ripam Regione Campania 2019, dubbi sulle assunzioni: “I Comuni sono in dissesto”
Il Maxi concorso Ripam della Regione Campania, le cui procedure sono iniziate a luglio 2019 e si concluderanno nel 2020 (in pieno periodo elettorale) ha un problema, secondo l'ex assessore regionale al Lavoro Severino Nappi: "Vincenzo De Luca – dice Nappi – continua a non chiarire se i Comuni, dopo aver ospitato i giovani che partecipano al corso, saranno obbligati ad assumerli o no. La Convenzione che gli Enti hanno firmato non lo prevede". In pratica quale sarebbe il problema del concorso della Regione che potrebbe deludere i partecipanti? L'ex assessore spiega: "Leggendo il bando, si scopre che la quasi totalità delle Amministrazioni comunali coinvolte è sottoposta a procedura di dissesto: in base alla vigente normativa non potrebbero procedere a nuove assunzioni". In sintesi: i Comuni senza soldi non possono assumere nuovo personale, debbono prima sanare i debiti.
"De Luca vuole chiarire ai ragazzi interessati se queste Amministrazioni hanno ottenuto le relative autorizzazioni oppure è tutto incerto? -chiede Nappi – Insomma, dopo tanta pubblicità, l’unica cosa sicura è che la Regione si avvia a spendere quasi 10 milioni di euro pubblici in lezioni, docenti, assistenti, controllori ecc., secondo il modello, caro alla vecchia politica, della formazione per i formatori. Il resto lo scopriremo dopo le elezioni regionali". A poche ore dal via libera ai primi 2 bandi Ripam sono quasi 20mila le domande presentate sul sito messo a disposizione per candidarsi alle innumerevoli posizioni, classificate per codice.
Uno dei motivi per i quali il concorso è tanto atteso, oltre ovviamente l'atavica ‘fame di lavoro' al Sud, è la possibilità d'accesso anche per i soli diplomati e non esclusivamente per i laureati. Il termine ultimo per iscriversi è l’8 agosto 2019. Poi entro l'autunno partiranno le prove scritte e a fine 2020 si dovrebbe – il condizionale è d'obbligo visti i poco rassicuranti precedenti di concorsi in Campania – avere un quadro definitivo di chi resta dentro la Pubblica amministrazione da impiegato, tecnico, funzionario o chi è fuori.