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Condannato Ciro Nappo, ultimo latitante del clan Gionta arrestato a maggio

Il ras, 43 anni, latitante dal 2015, era stato arrestato lo scorso 26 maggio nella campagna di Trecase, nel Napoletano. Adesso è arrivata la condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione per detenzione illegale di armi da fuoco e documenti falsi con l’aggravante della finalità mafiosa.
A cura di Valerio Papadia
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È stato condannato Ciro Nappo, 43 anni, ultimo latitante dei "valentini", il clan Gionta di Torre Annunziata. La sentenza di condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione, emessa dal Gup di Napoli Isabella Iaselli, è arrivata nel processo che lo vedeva imputato per detenzione illegale di armi da fuoco e di documenti falsi, a cui si aggiunge l'aggravante della finalità mafiosa. È stata proprio questa a peggiorare la situazione di Nappo e a inasprire la condanna, nonostante questa sia stata ridotta per la richiesta di ricorrere al rito abbreviato. Insieme a Nappo è stato condannato anche Vincenzo Ametrano, a due anni e otto mesi di reclusione, perché ritenuto il vivandiere del ras.

Il processo è avvenuto in seguito all'arresto di Ciro Nappo, avvenuto lo scorso 26 maggio, nel periodo della seconda latitanza dell'esponente dei Gionta, che durava dal maggio del 2015. Nappo fu scovato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata in un casolare di Trecase, nella provincia di Napoli. In loco, i militari rinvennero i documenti falsi che il ras si era fatto fare, una pistola con matrice abrasa con diversi proiettili e un fucile ad aria compressa carico a pallettoni.

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