Consegne a domicilio in Campania, pasticcieri spaccati: Poppella non riapre, Bellavia sì
I pasticcieri napoletani si spaccano sull'ordinanza della Regione Campania che ha sbloccato le consegne a domicilio da lunedì 27 aprile. “Troppi obblighi e restrizioni per le sanificazioni e i dispositivi di sicurezza, mentre sono vietate le consegne il pomeriggio”. Così molte pasticcerie non apriranno, come Ciro Poppella, inventore del famoso “fiocco di neve” e titolare della nota pasticceria al Rione Sanità: “Con questi orari e condizioni meglio non aprire”, dice. Mentre farà le consegne a domicilio, invece, Vincenzo Bellavia, altro noto esponente dei maestri di pasticcieria, che ha già aperto le prenotazioni online per lunedì mattina.
La rivolta di Poppella: “Noi non riapriamo lunedì”
Molti pasticcieri, dopo l'iniziale entusiasmo, sono rimasti delusi dall'ordinanza emanata oggi 22 aprile 2020 dalla Regione Campania, che prevede l'apertura di bar e pasticcerie esclusivamente per la consegna a domicilio da lunedì, ma solo dalle ore 7 alle ore 14. “Con questi orari e condizioni è meglio non aprire – commenta Ciro Poppella – Stare aperti dalle 7 alle 14 per fare consegne a domicilio non conviene a noi pasticcieri, anche perché non avremmo la forza di gestire tutti i nostri dipendenti. Ce ne vorrebbero molti di meno e gli altri cosa farebbero? Per i pizzaioli è diverso perché hanno tutta la giornata a disposizione rispetto a noi. Se volessimo sfruttare poi i delivery dovremmo dare a loro il 30% del guadagno e non rientrare con tutte le spese di gestione. Sarebbe opportuno far entrare due persone alla volta in pasticceria per comprare i nostri dolci. Lavorare adesso o tra un mese è la stessa cosa”. L’imprenditore napoletano ha chiuso le due pasticcerie ancora prima del Decreto del Governo l’8 marzo. Sperava in una ripartenza veloce ed, invece, i tempi si sono allungati.
Riapre invece Vincenzo Bellavia: “Già aperte le prenotazioni”
“Siamo felici di comunicare che, in seguito alle nuove ordinanze, da lunedì 27 Aprile sarà nuovamente attivo il servizio di consegna a domicilio – scrive invece Vincenzo Bellavia, altro maestro pasticciere napoletano – Non riuscendo a rispondere ai tanti messaggi che ci state inviando, teniamo a precisare che è possibile sin da subito effettuare la prenotazione: torte su ordinazione, cornetti la mattina, sfogliatelle, babà e tutta la linea della classica pasticceria napoletana. Stiamo lavorando già da tempo per mettere in atto tutte le disposizioni sanitarie del caso, affinché il lavoro si svolga in totale sicurezza sia per noi che per voi. Restiamo uniti che insieme ce la faremo”.
Perché i pasticcieri sono contrari all'ordinanza di De Luca
Ma cosa prevede l'ordinanza della Regione Campania? Il provvedimento sblocca le consegne a domicilio da parte di diversi esercizi commericiali. Per bar e pasticcerie l'orario indicato è 7-14 con consegne esclusivamente a domicilio, con prenotazione telefonica e online. È vietata la somministrazione sia all'interno che all'esterno del locale. Mentre viene precisato l'obbligo di Dpi, i dispositivi di protezione individuale, tra cui mascherine, guanti, camici monouso e sovrascarpe per il personale e l'obbligo di sanificazione una volta al giorno da annotare su apposito registro, pena pesanti sanzioni. Regole considerate da molti pasticcieri restrittive. Sia per quanto riguarda gli orari, perché i laboratori lavorano di notte, ma i prodotti sono venduti anche nel pomeriggio o la sera, mentre l'ordinanza vieta questi orari. Ma anche per le restrizioni sui dispositivi da distribuire al personale, difficili da reperire tutti in pochi giorni per chi non si è già attrezzato. Chi è d'accordo a riaprire, invece, sottolinea che questi protocolli, se non da lunedì, comunque dovranno essere rispettati in futuro per la salute di tutti. Quindi, meglio iniziare subito.