Consiglio Regione Campania: per la presidenza ora spunta Rosetta D’Amelio
Colpo di scena nella corsa alla presidenza del Consiglio Regionale della Campania. In pole position ci sarebbe adesso Rosetta D’Amelio, prima eletta nel Partito Democratico nella circoscrizione di Avellino, a cui Mario Casillo, finora sostenuto dal neogovernatore Vincenzo De Luca, ha lasciato campo libero. La notizia è confermata da fonti del Pd irpino. De Luca avrebbe voluto Casillo sullo scranno più alto del parlamentino regionale per tacitatr le richieste di Lello Topo, che ha preso meno preferenze di Casillo a Napoli. Casillo è stato inamovibile: o assessore ai trasporti o niente. Visto che De Luca non sarebbe intenzionato ad inserire in giunta, almeno in questa fase, dei consiglieri eletti, Casillo sarebbe pronto a saltare un giro, provando ad entrare nell’esecutivo nel corso del primo rimpasto utile. Per ora si “accontenterebbe” di ruolo di capogruppo del Partito Democratico in Consiglio. De Luca non vuole proprio sentire parlare di una ipotesi Lello Topo alla presidenza, così da Avellino è spuntato il nome di Rosetta D’Amelio, che lo scorso 31 maggio ha ottenuto un boom di preferenze.
Chi è Rosetta D'Amelio
Sindaco di Lioni, assessore regionale alle politiche sociali nella seconda amministrazione Bassolino, eletta nel 2010 all’opposizione con 16mila preferenze, quindi presidente della commissione consiliare politiche giovanili, ricandidata e rieletta venti giorni fa con quasi 11mila voti. La D’Amelio non è una deluchiana doc ed appartiene alla minoranza interna del Pd, che, in questo modo avrebbe una importante visibilità. Viene considerata da tutti persona capace, competente, affidabile e questo gioca a suo favore. Tra l’altro, sarà proprio la D’Amelio, nel suo ruolo di consigliere anziano, a presiedere, tra pochi giorni, la prima seduta del consiglio regionale, che potrebbe eleggere proprio lei come presidente. Se venisse scelta dai suoi colleghi, sarebbe la seconda donna a diventare presidente del consiglio campano, dopo Sandra Mastella.
Il Consiglio dovrà nominare anche due vicepresidenti. Uno spetterà al centrosinistra e non dovrebbe andare al Pd, che avrà già il presidente, ma il nome non c’è ancora. L’altro sarà appannaggio dell’opposizione. La coalizione di De Luca, però, non avrebbe intenzione di votare un candidato del centrodestra, ma di far confluire le proprio preferenze su Valeria Ciarambino, candidata alla carica di governatore per il Movimento Cinque Stelle. È stata la stessa Ciarambino a spiazzare i suoi chiarendo che i grillini avrebbero chiesto all’aula il riconoscimento dell’incarico. Questo avrebbe fatto infuriare i vertici romani del Movimento, a partire dal guru Gianroberto Casaleggio, che sarebbe contrarissimo a qualsiasi accordo con il Partito Democratico, anche se volto ad ottenere un posto di prestigio per i penta stellati