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Covid 19

Controlli coronavirus, arresto Massa di Somma per l’omicidio del cuoco Barruffo in Francia

C. C., 30 anni, è stato arrestato a Massa di Somma (Napoli) durante i controlli anti diffusione coronavirus: fermato durante i pattugliamenti, è risultato essere ricercato in Francia per l’omicidio di Vittorio Barruffo, il cuoco napoletano il cui corpo smembrato fu trovato nel settembre scorso nelle campagne di Montalieu Vercieu.
A cura di Nico Falco
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La vittima, il cuoco Vittorio Barruffo
La vittima, il cuoco Vittorio Barruffo
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La Polizia di Stato ha arrestato a Massa di Somma, in provincia di Napoli, il 30enne C. C., ricercato dal 2 marzo scorso dalle autorità francesi per l'omicidio del cuoco napoletano Vittorio Barruffo. Il giovane è stato intercettato domenica sera,  15 marzo, dagli agenti del commissariato di San Giorgio a Cremano durante i servizi di controllo predisposti dalla Questura, insieme alle altre forze di polizia, per garantire il rispetto delle misure urgenti per la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. C. C. è incappato in un posto di controllo sul corso Tullio Boccarusso, a Massa di Somma. Era in un'automobile insieme a due donne.

Gli agenti, dopo aver verificato i documenti e chiesto la motivazione per cui si trovassero fuori casa, per appurare che si trattasse di motivi di reale necessità, hanno effettuato un ulteriore controllo sui terminali. Hanno così scoperto che il ragazzo risultava ricercato in Francia per omicidio. È accusato della morte di Vittorio Barruffo, cuoco di origini napoletane il scomparso nel luglio 2019 e il cui corpo smembrato fu ritrovato nel settembre successivo da un cacciatore nelle campagne della cittadina di Montalieu Vercieu.

Il 30enne, presumibilmente consapevole di essere ricercato, aveva abbandonato la Francia e si era rifugiato in Italia, tornando nel suo comune d'origine dove verosimilmente ha passato le ultime settimane. L'uomo è stato arrestato e posto a disposizione della Corte d'Appello per le successive incombenze; è stato anche denunciato perché, a quanto appurato, era uscito senza valido motivo, era andato a prendere le due amiche per passare la serata insieme a casa. Con l'entrata in vigore delle norme anti diffusione del coronavirus, già nei giorni scorsi erano stati arrestati diversi latitanti: le limitazioni imposte bloccano di fatto anche la rete di protezione, obbligandoli a uscire allo scoperto.

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