474 CONDIVISIONI
Covid 19

A Napoli il prete celebra la messa dal tetto della chiesa

Domenica 22 marzo sarà celebrata messa dal tetto della chiesa di Santa Maria della Salute, all’Arenella, quartiere collinare di Napoli, per consentire alle persone, che sono in casa per l’emergenza Coronavirus, di poter ascoltare la funzione dai balconi e dalle finestre delle proprie abitazioni.
A cura di Valerio Papadia
474 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L'emergenza Coronavirus, a Napoli, ha portato alla chiusura anche delle chiese: le persone, che devono limitare le uscite ai bisogni necessari e primari, non possono recarsi nei luoghi di culto a pregare. E allora ecco che, alla stregua dei flash mob sui balconi con musica e balli, anche le chiese, nel capoluogo campano, si attrezzano per "entrare" nelle case dei fedeli: è il caso della parrocchia di Santa Maria della Salute, all'Arenella, quartiere collinare di Napoli, che domenica celebrerà messa dal tetto della chiesa. La stessa parrocchia, inoltre, ha già avviato la preghiera dal tetto: lo ha spiegato, all'Ansa, Don Lorenzo Fedele: "Eravamo saliti sul tetto per provare la cassa per il Rosario come aveva auspicato Papa Francesco e c'era tanta gente sui balconi. Era mezzogiorno e abbiamo deciso di recitare l'angelus e tutti hanno partecipato".

Riguardo alla messa di domenica, invece, Don Lorenzo dice: "Il cardinale Sepe (arcivescovo di Napoli, ndr) ha approvato l'esperienza e il suo placet e' molto importante per noi, ci incoraggia. Per questo stasera abbiamo deciso l'esercizio della Via Crucis sul tetto e domenica, probabilmente alle 12, celebreremo la messa". Un messaggio importante per i tanti fedeli che, soprattutto in questo momento di difficoltà, hanno bisogno di una guida: "Le persone – prosegue Don Lorenzo – sono felici di sentire la chiesa vicina. In questi giorni siamo aperti solo per qualche ora al mattino per preghiere individuali, e vengono anche più persone a pregare di quanti non lo facciano in periodi normali. Ma tanti non escono e quindi pregano dal balcone con noi".

"Ieri ci ha stupito il numero di persone che ci ha seguito dai balconi. Ma in casi come questo anche un balcone può essere chiesa. So che nei primi giorni del divieto di uscire molti hanno suonato e cantato dai balconi ed e' molto positivo. Come lo è pregare insieme" ha concluso il prete.

474 CONDIVISIONI
32800 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views