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Pasqua senza palme e acqua santa: il Cardinale Sepe le vieta

Pasqua 2020 senza palme e acqua santa a causa del Coronavirus. Chiuse al pubblico le chiese. La messa di Pasqua e le altre celebrazioni della Settimana Santa come la Lavanda dei piedi e la Via Crucis, saranno trasmesse in diretta tv dal Duomo di Napoli, dove i riti si svolgeranno a porte chiuse. Queste le disposizioni del Cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sarà una Pasqua 2020 senza palme e acqua santa a causa del Coronavirus. Chiuse al pubblico anche le chiese. La messa di Pasqua e le altre celebrazioni della Settimana Santa saranno trasmesse in diretta tv dal Duomo di Napoli, dove i riti si svolgeranno a porte chiuse. Il Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ha vietato infatti la distribuzione nelle chiese delle palme, le tradizionali foglie di ulivo, e delle boccettine dell'acqua benedetta che avviene la Domenica delle Palme, che quest'anno ricorre il 5 aprile, e che precede la Settimana Santa. Analogamente anche le tradizionali celebrazioni della lavanda dei piedi del Giovedì Santo e la Via Crucis del Venerdì Santo si terranno nel Duomo a porte chiuse.

Il cardinale Sepe: celebrazioni di Pasqua a porte chiuse

“Nella Settimana Santa – spiega l'arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe – a partire dalla Domenica delle Palme, tutti si uniformeranno, in comunione, alle celebrazioni fatte a porte chiuse nella Cattedrale e trasmesse, generosamente, in diretta televisiva". In un vademecum per i fedeli, salvo diverse disposizioni della Cei come sottolinea lo stesso Sepe, si raccomanda di "non uscire di casa se non per i motivi fissati dalle Autorità civili (lavoro, salute, necessità). Non sono consentite tutte le cerimonie religiose".

"Chiese aperte solo al mattino per le confessioni"

"Le Chiese – prosegue l'arcivescovo metropolita – restano aperte ogni giorno, soltanto per alcune ore del mattino e unicamente per consentire a qualche fedele di confessarsi o di confidare una sua pena al parroco o per una breve preghiera individuale; comunque nel rispetto assoluto della distanza di almeno un metro tra persone e in numero assolutamente ridotto in maniera da non creare assembramento". Sepe ricorda ancora che "al sacerdote è consentita la celebrazione della messa rigorosamente in privato, senza l'assistenza di alcuno e senza dare l'Eucaristia neppure al diacono se presente. Non è necessario procedere alla esposizione del Santissimo Sacramento o alla benedizione".

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