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Napoli, laboratori abusivi per realizzare disinfettanti: blitz dei carabinieri

I carabinieri hanno scoperto a Scisciano, in provincia di Napoli, nell’hinterland Nolano, un maxi-laboratorio abusivo di detergenti disinfettanti la cui richiesta è altissima per l’emergenza Coronavirus. Già pronti per la vendita 5mila flaconi. L’impianto abusivo è stato chiuso. Tutto il materiale sequestrato. Il titolare è stato denunciato per frode e per smaltimento illegale di rifiuti, perché gli scarti dei liquidi erano scaricati in fogna.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Creavano disinfettanti in un laboratorio abusivo a Scisciano, nel Nolano. Un prodotto molto richiesto in questo periodo, per l'emergenza del Coronavirus, schizzato a prezzi altissimi, anche 8 euro a flacone. Pronti per la vendita già 5mila flaconi, stoccati all'interno di grosse cisterne in un laboratorio abusivo. Ma i carabinieri della stazione di San Vitaliano e dai Forestali della Stazione di Marigliano, provincia di Napoli, hanno chiuso l'impianto e sequestrato tutto il materiale prodotto. All'interno del laboratorio, i carabinieri hanno trovato centinaia di flaconi già disposti sui banconi, sigillati ed etichettati, pronti per essere distribuiti sul mercato. Mentre grosse quantità di liquido sanificante per le mani erano stipate in cisterne e taniche, per essere poi riversate nei contenitori.

Scoperto maxi-laboratorio segreto di detergenti abusivi

La scoperta del laboratorio abusivo è avvenuta quasi in maniera fortuita. I militari dell'Arma, infatti, erano in procinto di controllare un soggetto sottoposto agli arresti domiciliari, hanno notato il movimento sospetto di due uomini che, alla loro vista, si sono rifugiati in un un capannone. Insospettiti dal loro comportamento, i carabinieri li hanno seguiti e, una volta all'interno dello stabile, hanno scoperto un impianto illegale di produzione di detersivi di circa 400 metri quadrati.

Oltre ai flaconi di liquido per la sanificazione delle mani anche decine di cisterne impilate lungo il perimetro del locale: al loro interno – in preparazione – prodotti destinati con ogni probabilità al mercato parallelo dei detergenti per la casa ed il bucato. Il titolare, un 53enne originario della provincia di Avellino, è stato denunciato per frode in commercio, smaltimento illecito di rifiuti e scarico in fogna di rifiuti pericolosi. I liquidi di scarto della produzione erano infatti scaricati indiscriminatamente nella fogna pubblica. L'attività e tutti i materiali che sono stati rinvenuti all'interno sono stati sequestrati. Intanto, proseguono le indagini per verificare dove i prodotti siano stati commercializzati e per valutare la pericolosità delle sostanze illecitamente miscelate.

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