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50 giovani medici pronti a partire dalla Campania per gli ospedali del Nord Italia

Sono già 50 i giovani medici dalla Campania pronti a partire per la Lombardia e il Veneto. “Daranno una mano – spiega Luca Scognamiglio, presidente dell’associazione Giovani Medici Napoli – come supporto al sistema sanitario delle regioni del Nord fortemente in sofferenza a causa del picco di contagi”. Si tratta soprattutto di giovani medici, anche neolaureati appena iscritti all’ordine, che potranno essere utili anche per le campagne di tamponi di massa che stanno per partire.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sono già 50 i medici della Campania che si sono candidati per prestare il loro aiuto nelle regioni più colpite dal Coronavirus, Lombardia, Veneto e Marche. "Sono i primi numeri che abbiamo delle candidature tra i giovani medici", afferma Luca Scognamiglio, presidente dell'associazione Giovani Medici Napoli. Si tratta di giovani medici, in alcuni casi neolaureati iscritti già all'ordine, che si sono resi disponibili a dare una mano in questo momento di difficoltà per tutto il Paese. "Un'altra trentina che sono in graduatoria e aspettano la matricola – prosegue Scognamiglio – potrebbero aggiungersi nei prossimi giorni". A questi potrebbero aggiungersi anche i medici specializzandi di Medicina Generale, a Napoli sono circa 260, che possono lavorare come componenti delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), istituite dal decreto legge del 9 marzo, con una indennità di 40 euro lordi, già istituite ad esempio nelle Marche. In questo caso la prestazione vale anche come ore di pratica per il corso di specializzazione di Medicina Generale. "Molti di loro – spiega il dottor Francesco Montanino, coordinatore del Corso di specializzazione di Medici di Medicina Generale – hanno già detto di essere interessati. Faremo un avviso oggi per spiegare l'iniziativa". Molti operatori sanitari nelle regioni del Nord, infatti, le prime dove si è sviluppato il contagio, si sono ammalati mentre svolgevano il proprio lavoro negli ospedali, con turni massacranti. Il sistema sanitario del nord, in molte aree, è al collasso, proprio per i ritmi di lavoro estenuanti. Per questo, alcune regioni, come la Lombardia, hanno già pubblicato i bandi per reclutare personale medico di supporto. I medici che arriveranno dalla Campania potrebbero essere utilizzati anche per la campagna di screening con i tamponi di massa che si prepara a partire al nord, come in Veneto.

Task force di 300 medici da tutta Italia

Da qui, l'iniziativa annunciata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha parlato di un contingente di circa 300 medici che arriveranno da tutt'Italia a sostegno delle zone più colpite. “Siamo al fianco delle comunità che sono in prima linea nell'affrontare questa emergenza – ha detto il premier – continuiamo a combattere questa battaglia insieme a loro". Si tratta di una task force di medici, provenienti da tutto il Paese, da poter spedire nelle aree dove c'è maggiore criticità. L'iniziativa è nata su proposta del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, di concerto tra Presidenza del Consiglio e Protezione Civile nazionale. La partecipazione dei medici della task force sarà su base volontaria. Il personale sarà utilizzato a supporto delle strutture sanitarie regionali.

In Lombardia già pubblicati gli avvisi per reclutare i medici

In alcune regioni, come la Lombardia, infatti, sono già stati pubblicati gli avvisi per reclutare personale medico provvisorio, come volontario. Per chi aderisce è previsto un tariffario orario: 60 euro per i medici specialisti, 40 euro per medici e specializzandi, 30 euro per il personale del comparto sanitario.

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