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Covid 19

Contagiati dal Coronavirus, la Campania non sta diffondendo i numeri nelle province

Sul sito della Protezione Civile nazionale i dati dei contagiati nelle altre regioni sono suddivisi provincia per provincia. In Campania, invece, no. C’è solo un generico dato su Napoli e non ci sono quelli di Avellino, Salerno, Caserta e Benevento. Eppure i dati ci sono, ma si sta cercando di abbinarli alle diverse province. Saranno divulgati tra stasera e domani mattina, assicurano dalla Protezione Civile regionale.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sull'evolversi dell'emergenza Coronavirus in Italia c'è la massima attenzione. Il sito della Protezione Civile nazionale aggiorna costantemente i dati dei contagiati, giorno per giorno, provincia per provincia. L'ultimo aggiornamento con la “Ripartizione dei contagiati per provincia Covid 19” risale alle ore 17 di ieri 5 marzo 2020. Per la maggior parte delle regioni sono indicati i dati suddivisi provincia per provincia. Ma non per la Campania. Perché?

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La Campania non ha i dati pubblicati divisi per provincia

Per la Lombardia, per esempio, su 2.251 casi, viene fornito il dato disaggregato per ciascuna provincia: Bergamo, Lodi, Cremona, Pavia, Brescia, Milano, Monza Brianza, Varese, Sondrio, Como, Lecco, mentre altri 62 casi vanno sotto la voce “in fase di verifica e di aggiornamento”. Stesso metodo anche per altre regioni, come Veneto, Piemonte, Marche e Liguria. Solo per la Campania viene fornito esclusivamente il dato di Napoli (17 casi) accanto a quello generico “Campania da aggiornare”, con 28 casi, per un totale di 45. Perché non ci sono i dati disaggregati per ogni provincia campana come accade per le altre regioni?

Ritardi legati all'abbinare luoghi di diagnosi e residenza

Questa situazione non sarebbe relativa solo all'ultimo bollettino, riferiscono fonti qualificate a Fanpage.it, ma si starebbe verificando fin dall'inizio dell'epidemia. Il motivo? I dati disaggregati per ciascuna provincia campana ci sono, ma è ancora allo studio il modo di come ottimizzare il flusso delle informazioni. C'è una complessità di tipo organizzativo che si sta cercando di risolvere. All'ospedale Cotugno di Napoli, che è centro di riferimento regionale in Campania per il Coronavirus – lo stesso presidio dove si eseguono i controlli sui tamponi – infatti, arrivano i campioni per i tamponi attraverso diversi canali, come le Asl di riferimento, l'azienda ospedaliera, il 118 o i pazienti che si presentano direttamente al Pronto Soccorso dell'ospedale Cotugno, anche provenienti da altri distretti.

Il paziente poi non sempre passa attraverso la sua Asl o il suo ospedale di riferimento. È possibile magari che faccia la diagnosi in un presidio nell'Asl di Salerno, per esempio, ma che sia invece residente in un'altra Asl. Questo lavoro di ricostruzione delle province di riferimento, quindi, viene eseguito successivamente dalla Protezione Civile regionale. Questa differenza negli accessi ha determinato la necessità di dover poi riallocare successivamente i dati provincia per provincia. Altrimenti tutti i casi dei contagiati sarebbero risultati a Napoli, dove si trova il Cotugno. Quando sono emerse queste situazioni, si è avviata l'attività di ricostruzione dei dati.

La Protezione Civile Regionale: dati per provincia disponibili a breve

I dati della Campania provincia per provincia saranno presto diffusi, assicurano dalla Protezione Civile della Regione Campania. Questa attività è già all'ordine del giorno della task force convocata per oggi pomeriggio, alle ore 15. I dati disaggregati sono in fase di sistematizzazione. Tra stasera e domani mattina saranno comunicati al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.

Come funziona la comunicazione dei dati dei contagiati?

Tutta la materia del trattamento dei dati dei contagiati è particolarmente sensibile e quindi oggetto di particolare protezione. L'ospedale Cotugno trasmette i dati dei contagiati alle 7 Asl della Campania. Queste ultime a loro volta li girano ai rispettivi SEP di riferimento, ossia il Servizio di Epidemiologia e Prevenzione che è presente in ogni Asl. Il SEP, infatti, è responsabile della sorveglianza sui contagiati in autoquarantena. Se un paziente è positivo asintomatico, per esempio, va in quarantena presso la propria abitazione. Quotidianamente il medico dell'Asl e il medico di famiglia controllano telefonicamente il paziente, chiedendogli se ha sintomi. Controlli che si stanno svolgendo in Campania regolarmente da giorni.

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