Ercolano, chiuso l’accesso al Gran Cono del Vesuvio fino al 3 aprile
Emergenza coronavirus, chiuso l'accesso al Gran Cono del Vesuvio. Lo ha fatto sapere l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio: la chiusura si è resa necessaria per evitare il rischio contagio, visti i numerosi gruppi di turisti che ogni giorno accedono alla vetta del vulcano napoletano. "Una decisione sofferta, ma motivata alla luce delle disposizioni del decreto in rapporto alle peculiarità del sito e sopratutto agli ingenti flussi turistici che abbiamo in questo periodo dell'anno", ha fatto sapere Agostino Casillo, presidente dell'Ente Parco Nazionale del Vesuvio.
"Stiamo prendendo tutte le precauzioni necessarie anche per la nostra sede", ha aggiunto ancora Casillo, che poi ha chiosato: "Spero fortemente che la situazione si risolva al più presto e si possa tornare alla normalità. Sono sicuro che con l'impegno di tutti riusciremo a rialzarci e superare questo momento di difficoltà". La chiusura del cratere del Gran Cono sarà valida fino al 3 aprile. Già nelle scorse ore, era arrivata la serrata per diversi luoghi ad elevato accesso turistico: nella sola Ercolano, si era provveduto alla chiusura dei cancelli del Parco Archeologico di Ercolano e quelli del Museo Archeologico Virtuale (MAV) sempre nelle cittadina vesuviana. La chiusura fino al 3 aprile potrà essere eventualmente prorogata in caso di reiterata emergenza dovuta al coronavirus. La stessa decisione della "serrata" era stata presa, in ottemperanza al decreto del governo, anche da tutti gli altri parchi e musei italiani, che resteranno di fatti chiusi almeno fino al 3 aprile per limitare ulteriormente il rischio contagio e il flusso di turisti che attraversano le singole città, viaggiando lungo l'intera Penisola.