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Covid 19

Grave la situazione nella casa di riposo Madonna dell’Arco: 8 morti e 52 contagiati da Coronavirus

Grave la situazione all’interno della casa di riposo Madonna dell’Arco di Sant’Anastasia, nella provincia di Napoli, dove il Coronavirus ha già provocato la morte di 8 persone, mentre sono 52 i contagiati tra i pazienti e il personale di servizio. Per cercare di fermare il contagio, ospiti e personale sanitario sono stati messi in quarantena per 14 giorni.
A cura di Valerio Papadia
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Si aggrava la situazione determinata dal Coronavirus, che sta diventando preoccupante, all'interno della casa di riposo Madonna dell'Arco, a due passi dall'omonimo e noto santuario di Sant'Anastasia, nella provincia di Napoli. Nella giornata di ieri è deceduta un'altra persona, un altro anziano ospitato presso la struttura sanitaria, facendo così salire a 8 il numero delle persone morte dopo aver contratto il Covid-19, mentre il numero delle persone contagiate è salito a 52 tra pazienti e personale di servizio. Per cercare di arginare il contagio, per i prossimi 14 giorni tutti quelli che gravitano intorno alla struttura sanitaria dovranno stare in isolamento.

La situazione all'interno della casa di riposo ha preoccupato anche i frati domenicani che vivono nel convento della Madonna dell'Arco che ospita la struttura sanitaria. Tutti i confratelli sono stati sottoposti al tampone, tra cui anche il Priore, Don Alessio Romano, fortunatamente risultato negativo. Lo stesso Priore, qualche giorno fa, si è però lamentato per come le autorità hanno gestito la situazione nella casa di riposo: "Il primo tampone è stato richiesto dal medico curante di un degente il 17 di marzo: sono venuti ad effettuarlo solo il 23 marzo, in seguito a ben tre morti due dei quali risultati positivi. Sette giorni fondamentali. Solo allora chi di dovere ha compreso che ciò che noi avevamo chiesto era urgente ed importante. Nonostante le sollecitazioni, mie e del medico curante, il risultato è giunto solo dopo che ci è scappato il morto" ha detto Don Romano, lamentando dunque una scarsa tempestività nel capire quanto stava accadendo nella struttura.

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