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Covid 19

In Campania si assumeranno 1.600 tra medici e infermieri

Emergenza coronavirus, la Regione Campania annuncia il raddoppio dei posti letto in terapia intensiva e l’assunzione di 1.600 persone tra personale medico, infermieristico e operatori socio-sanitari. Vincenzo De Luca, governatore della Campania: “Una riorganizzazione imponente che costerà trenta milioni di euro”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Emergenza coronavirus, la Regione Campania vara una vasta riorganizzazione della sanità, allo scopo di farsi trovare quanto più preparata possibile nel caso di un aumento di casi positivi anche nel proprio territorio. Tra le misure straordinarie, il raddoppio dei posti letto in terapia intensiva e l'assunzione di 1.600 persone tra personale medico, infermieristico e operatori socio-sanitari. L'annuncio è stato direttamente dall'amministrazione regionale di Palazzo San Giacomo.

"Passeremo dai 320 ai 500 posti letti aggiuntivi in terapia intensiva rispetto ai primi", ha spiegato Vincenzo De Luca, presidente della Campania, "è una riorganizzazione imponente che costerà trenta milioni di euro. Una operazione che va fatta nel più breve tempo possibile. C'è tuttavia", ha spiegato ancora De Luca, "un problema anche di personale e tecnologie. Stiamo lavorando con i direttori generali per avere dei tempi di attuazione dell'incremento di posti letto che sia reale. Abbiamo bisogno di 1600 tra medici infermieri e operatori socio-sanitari. Operazioni che vanno fatte ad horas e non con i tempi della burocrazia italiana". In particolare, le discipline in cui viene ricercato il personale sanitario sono quelle di anestesia, infettivologia, pneumologia, farmacia, medicina interna, medicina d'emergenza, radiologia e cardiologia.

L'obiettivo è farsi trovare pronti in caso di emergenza coronavirus vera e propria: alle 17 di oggi, domenica 8 marzo, il quadro parla di 100 persone attualmente contagiate, ed un guarito. Dei 100 ancora contagiati, 63 sono in isolamento domiciliare, 30 ricoverati con sintomi e 7 in terapia intensiva. "O sviluppiamo una attività di prevenzione di massa oggi per controllare il fenomeno Coronavirus o, se le operazioni non riescono, avremo una ospedalizzazione dei pazienti, ovvero", spiega ancora De Luca, "avremo una situazione drammatica perché non potremo ospitare tutti i contagiati".

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