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Medici di Napoli all’aeroporto di Fiumicino per i controlli sul Coronavirus

Coronavirus di Wuhan: medici di Napoli per i controlli all’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino. Il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Silvestro Scotti: “Siamo pronti a fare la nostra parte per un sistema di sorveglianza che è all’avanguardia rispetto alla possibilità di impedire anche la più remota possibilità di diffusione nel coronavirus”
A cura di Redazione Napoli
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Coronavirus di Wuhan: da Napoli medici per i controlli all'aeroporto internazionale di Roma Fiumicino agli arrivi dalla Cina. "Per l'emergenza legata all'infezione da Coronavirus ci è stata richiesta la disponibilità di 17 medici presso lo scalo aeroportuale romano, e a poche ore da questa richiesta abbiamo avuto già tre adesioni", rende il presidente nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) e presidente dell'Ordine dei medici di Napoli, Silvestro Scotti. "I volontari – prosegue Scotti – non devono essere già contrattualizzati. Per questi colleghi è prevista la deroga alle incompatibilità per i medici in formazione post laurea. L'obiettivo è quella di implementare un sistema con controlli rafforzati e nel quale nulla è lasciato al caso. Un'iniziativa, insomma, che fa comprendere a tutti quale attenzione ci sia da parte delle istituzioni sull'allarme generatosi in Cina rispetto al coronavirus".

Spiega il presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli che l'Italia, "ha scelto un modello organizzativo che predispone, in via precauzionale, una rete fittissima di controlli. Noi medici siamo pronti a fare la nostra parte per un sistema di sorveglianza che è all'avanguardia rispetto alla possibilità di impedire anche la più remota possibilità di diffusione nel coronavirus. In modo particolare, l'impegno dei colleghi volontari sarà profuso all'aeroporto di Fiumicino, i medici di Napoli supporteranno le dotazioni organiche per i necessari controlli sanitari dei passeggeri provenienti dalle zone a rischio, con la valutazione di eventuali sintomi compatibili con l'infezione da coronavirus. Una rete che, nell'eventualità, servirà a mandare avanti le procedure necessarie prima che avvenga qualunque contatto con la popolazione".

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