video suggerito
video suggerito
Covid 19

Coronavirus Mondragone, scontri nella zona rossa, ferito poliziotto

La protesta pacifica organizzata da un gruppo di cittadini di Mondragone è diventata l’occasione per alcuni violenti per attaccare letteralmente i residenti dei palazzi ex Cirio, ora zona rossa Covid-19: è scattata la caccia allo straniero, con aggressioni agli occupanti abusivi, danneggiamenti alle automobili e lanci di oggetti da entrambe le parti; un poliziotto, colpito alla testa, è rimasto ferito. I manifestanti hanno bloccato la strada Domitiana in entrambe le direzioni.
A cura di Nico Falco
1.445 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Lanci di oggetti dalle finestre, calci a chiunque provi ad uscire da quei palazzi, un poliziotto che perde sangue da una ferita alla testa, automobili prese a bastonate e sfondate. Le immagini che arrivano da Mondragone raccontano una storia diversa da quello che era stato preannunciato: la protesta pacifica dei residenti, chiamati a raccolta coi social, c'è. Ma a preoccupare sono alcuni gruppi che di pacifico non hanno proprio nulla: l'aria che si respira nella zona rossa di Mondragone è quella della caccia allo straniero. I manifestanti scesi in piazza hanno poi bloccato la Domitiana, la strada statale di Mondragone, impedendo il transito in entrambe le direzioni. Per impedire l'accesso di auto e mezzi sono state collocate le transenne di un cantiere. Il blocco è scattato proprio di fronte ai palazzi dove si trova la comunità bulgara della cittadina casertana.

Un esito ampiamente prevedibile: il fatto che i contagi riguardino per lo più la comunità bulgara radicata in quegli edifici aveva già fatto fioccare le prime accuse verso i residenti dei palazzi ex Cirio, poi le dichiarazioni di stamattina del presidente Vincenzo De Luca, secondo cui i contagi provengono dalla Bulgaria o comunque dall'estero, per qualcuno sono state come soffiare sul fuoco. C'è la paura del contagio, ma anche l'insofferenza per un luogo che dai cittadini è da sempre stato visto come pericoloso: i palazzi ex Cirio, diventati negli anni un ghetto degradato senza nessun reale intervento di integrazione, ospita non solo braccianti e lavoratori alla giornata ma anche piccoli criminali.

I cittadini di Mondragone si sono appostati in strada, anche all'interno della zona rossa, le forze dell'ordine che hanno fatto un cordone e cercano di respingere chiunque si avvicini. Da un lato ma anche dall'altro, perché la priorità adesso è una sola: i manifestanti non devono entrare in contatto chi chi nei palazzoni ex Cirio ci abita, e che adesso è sottoposto all'isolamento domiciliare perché tra quei caseggiati del Casertano è scoppiato un focolaio di Coronavirus. Ad inasprire gli animi, anche la protesta di stamattina: decine di persone che sono uscite in strada, violando l'isolamento domiciliare e la zona rossa, e hanno urlato contro le forze dell'ordine.

Ma le forze dell'ordine sono poche. Una decina di agenti del Reparto Mobile, non bastano per mantenere il polso della situazione. E così la situazione è sempre sul punto di trascendere. E trascende, più di una volta. Un uomo che esce dall'edificio viene subito aggredito: cerca di parlare, ma ecco che arriva un calcio all'altezza della faccia e deve correre subito nel palazzo, inseguito da alcuni manifestanti trattenuti a stento. Dai balconi cominciano a volare sedie, dalla strada rispondono lanciando verso le finestre pietre e bastoni. Un poliziotto viene colpito alla testa, sanguina copiosamente; per fortuna si tratta di un taglio non troppo profondo. Nel parcheggio, l'assalto alle automobili: gruppi di manifestanti armati di bastoni che cercano di sfasciare le vetture, uno torna verso gli altri portando una targa appena staccata come fosse un trofeo.

Immagine
1.445 CONDIVISIONI
32831 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views