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Covid 19

100 operatori Asia in quarantena: un positivo Covid al tampone

Primo caso di Covid-19 in Asìa Napoli. Positivo al tampone un operatore dell’autoparco di Scampia. In quarantena preventiva 100 lavoratori che erano in servizio durante il turno del contagiato. Rischio blocco della raccolta dei rifiuti. Ma la presidente dell’Asìa Maria De Marco rassicura: “Non ci sarà nessuna ripercussione sulla raccolta”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Primo caso di Covid-19 in Asìa Napoli. Positivo al tampone un operatore del Comparto igiene ambientale dell'autoparco di Scampia. In "autoquarantena" preventiva 100 lavoratori che erano in servizio durante il turno del contagiato: la società li ha messi in isolamento. Clima di tensione nell'azienda dell'igiene urbana tra i lavoratori. Rischio blocco della raccolta dei rifiuti. Ma la presidente dell'Asìa Maria De Marco rassicura: "Abbiamo preso tutti i provvedimenti del caso previsti dalla normativa. Non ci sarà nessuna ripercussione sulla raccolta. Un queste ore l’Azienda è impegnata ad attivare sin dal prossimo turno, con risorse umane e mezzi interni, la copertura dei servizi che non possono essere interrotti. Intanto vogliamo esprimere al lavoratore a vicinanza del sindaco de Magistris e dell’Azienda. Lo aspettiamo presto e di nuovo tra noi appena guarito".

La presidente Asìa: "In quarantena 100 operatori"

"Abbiamo messo in quarantena stanotte – spiega la presidente di Asìa Maria De Marco – gli operatori che erano in servizio nel turno del lavoratore che è stato dichiarato positivo. Sono stati da oggi sospesi, nel senso che nell'attimo in cui l'Asl Napoli 1 ci ha segnalato la positività del collega, gli altri lavoratori dello stesso turno sono stati messi in isolamento preventivo. Sono state attivate le procedure Asl che farà le valutazioni sul livello di contatto. Sarà l'Asl, cioè, che valuterà il grado. Noi abbiamo preso una misura preventiva, nella maniera più ampia, mettendo in isolamento un centinaio di persone".

Questo potrebbe influire sulla raccolta? "Abbiamo già preso le contromisure – prosegue De Marco – L'azienda ha responsabilità all'interno e all'esterno verso la raccolta. Perché ci sono stati rallentamenti in alcuni quartieri in questi giorni? Sono stati legati a una vulnerabilità dei lavoratori che si sono sentiti maggiormente preoccupati, noi dobbiamo agire con molta prudenza in questo momento. C'è un livello di preoccupazione irrazionale che si è diffuso tra la gente. I lavoratori si erano concentrati molto sulla questione delle mascherine. Ma la mascherina non è un dispositivo aziendale previsto per tutti. Noi le prevediamo solo per alcune funzioni e circostanze, che sono specificate nel documento di sicurezza. Mentre oggi avere la mascherina è avvertito come una esigenza indispensabile a prescindere, che è una cosa irrazionale. Ma questa preoccupazione nei giorni scorsi ha determinato la mancata uscita dei mezzi. C'è paura, è anche una situazione nuova. C'è una eccessiva preoccupazione. Noi stiamo facendo fronte sia alle problematiche razionali che a quelle irrazionali".

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