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Covid 19

Il documento della Regione: cosa fare coi casi sospetti di Coronavirus

Una circolare ministeriale diffusa dalla Regione Campania spiega ai nosocomi nostrani come comportarsi nel caso in cui venissero diagnosticati casi reali di coronavirus anche nel nostro paese. Le iniziative da adottare in ospedale e a casa. Al momento, non c’è allarme in Italia: in Campania, due falsi allarmi ed un terzo in fase di osservazione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Regione Campania ha diramato una circolare ministeriale a tutti i nosocomi regionali ed alle Aziende Sanitarie Locali affinché conoscano a pieno il protocollo da seguire su come comportarsi per fronteggiare il nuovo ceppo di coronavirus che, al momento, si è rapidamente diffuso in una regione della Cina e che è stato già identificato anche in alcuni paesi al di fuori del Sol Levante. Sebbene in Italia, al momento, non esistano casi registrati, ma solo falsi allarmi visto che i suoi sintomi sono molto simili a quelli delle "normali" polmoniti e febbri, il Ministero della Salute ha comunque invitato alla massima attenzione per non sottovalutare alcunché. E la Regione Campania, ricevuta la circolare ministeriale, ha subito allertato a sua volta le strutture ospedaliere affinché mettano in atto tutte le indicazioni necessarie e da mettere in atto in caso di casi certi di coronavirus. Al momento, in Campania ci sono stati tre casi sospetti: due dei quali sembrano essere stati falsi allarmi, mentre il terzo è attualmente in fase di accertamento.

Tra le indicazioni primarie, c'è quella che riguarda le visite mediche ai pazienti, che devono avvenire in aree separate dagli altri degenti, in isolamento e all'interno di un reparto riservato alle malattie infettive e, possibilmente in una stanza singola, facendo loro indossare una mascherina chirurgica, limitando anche le visite esterne da parte di familiari o altre persone, che deve essere sempre registrato. Anche il numero di operatori sanitari che trattano il paziente deve essere "ridotto", nel senso lato del termine: vale a dire che il personale che si occupa del ricoverato deve "dove possibile, essere dedicato esclusivamente a questi pazienti per ridurre il rischio di trasmissione".

Tra le misure invece riservate al personale sanitario, oltre a quelle standard di biosicurezza, vanno applicate particolari precauzioni per prevenire la trasmissione per via aerea e per contatto, e dunque indossare mascherine, protezioni facciali, camici impermeabili a maniche lunghe non sterili e guanti. Le strumentazioni devono essere tutte monouso e portatili per evitare di spostare il paziente che, in ogni caso, se deve essere spostato dall'isolamento dovrà usare un percorso predefinito. Nel caso di isolamento domiciliare, oltre al paziente stesso anche i familiari dovranno essere istruiti per applicare precauzioni standard di biosicurezza, per prevenire la trasmissione per via aerea e per contatto.

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