Napoli, cosa succede al Molo Beverello e sugli aliscafi
Controlli di febbre e documenti prima degli imbarchi da Napoli verso le isole del Golfo partenopeo, e viceversa. Le disposizioni emanate per evitare che il contagio da coronavirus si diffonda ulteriormente sono ormai entrate nel vivo: controlli di temperatura ma anche e soprattutto la provenienza. Sui documenti dei passeggeri di aliscafi e traghetti vengono verificati infatti anche l'arrivo dalle cosiddette "zone rosse", ed eventualmente vietarne il transito verso Ischia, Capri e Procida.
L'ordinanza della Regione era stata emanata lo scorso 6 marzo: oltre al controllo delle temperature ed a quello dei documenti dei singoli passeggeri, è stato anche ordinato di installare postazioni mobili sanitarie ai punti di imbarco non solo di Napoli (Porta di Massa e Molo Beverello), ma anche a quelli dei porti di Sorrento e Pozzuoli. Sempre l'amministrazione regionale di Palazzo Santa Lucia, nell'ordinanza del 6 marzo ha anche obbligato ad "effettuare sanificazioni straordinarie degli abitacoli ed adottare ogni misura idonea a garantire l'osservanza delle distanze minime tra i passeggeri in attesa agli imbarchi e a bordo, anche attraverso la limitazione del numero di passeggeri da imbarcare, ove necessario, oltre alle ulteriori misure di prevenzioni previste dalle autorità statali". Ed infatti, già dalle scorse ore, sugli aliscafi e traghetti sono apparsi i cordoni di sicurezza tra i sedili, che servono a distanziare i passeggeri e "costringerli" così ad osservare la distanza minima di sicurezza.