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Covid 19

Morto per Coronavirus il primo medico di base di Napoli: è Gaetano Autore del Vomero

Il dottor Nino Autore, medico di famiglia del Vomero, è deceduto questa mattina, 25 marzo. Era risultato positivo al coronavirus ed era ricoverato da 3 giorni, intubato, nell’ospedale di Pozzuoli. È il primo medico di base morto per Covid-19 a Napoli. Scotti (Ordine dei Medici): “Servono dispositivi di protezione anche per medici di base”.
A cura di Nico Falco
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Il dottor Nino Autore, medico di base con studio al Vomero, è l'ennesima vittima del coronavirus in Campania. Era ricoverato nell'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, intubato, da tre giorni. A un passo dalla pensione, molto conosciuto nel quartiere collinare, apprezzato dai suoi pazienti le sue qualità professionali ma anche per quelle umane, Gaetano Autore è morto nella mattinata di oggi, 25 marzo. È  il primo medico di base deceduto per coronavirus a Napoli. Dall'inizio della pandemia sono morti in Italia 30 medici, 17 di questi erano medici di famiglia; tra ieri e oggi i decessi sono stati 6, dei quali 5 erano medici di base, a stretto contatto con l'utenza pur non lavorando in presidi sanitari o nei Pronto Soccorso.

"Qualcuno ancora non si pone il problema dei dispositivi di protezione individuali per i medici di famiglia e del modello organizzativo – commenta a Fanpage.it Silvestro Scotti, presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli e segretario dell'Ordine nazionale – il problema non è solo il decesso del dottor Gaetano Autore, ma è capire se, durante il lavoro, abbia contagiato qualcuno o se i colleghi stiano ancora diffondendo il virus. Il dispositivo di protezione individuale, utilizzato da un medico che ha una relazione diretta coi pazienti, diventa un dispositivo di protezione collettivo".

"In Veneto – continua Scotti – stanno facendo i tamponi a tutti gli operatori sanitari, compresi i medici di famiglia. Ieri ne hanno trovati positivi 6, tutti asintomatici. Si deve pensare alla protezione anche dei medici di base, se ne muoiono ancora significa che non si è avuta la percezione della linea che andava difesa tra gli operatori sanitari e delle truppe in campo; tra l'altro molti medici che svolgono questo ruolo sono anziani e con patologie croniche. La Campania deve mettere in campo le unità sociali di continuità assistenziale, in modo da avere delle forze giovani, protette anche loro, che possano diventare interfaccia tra la medicina di famiglia e i pazienti. Noi non vogliamo chiudere gli studi, ma siamo parte del Servizio Sanitario Nazionale e non possiamo essere abbandonati".

In Campania i contagiati sono 1.194, con 53 guariti e 56 decessi (dati aggiornati alle 22.30 del 24 marzo). A Torre del Greco, tra ieri e oggi, ci sono stati tre decessi, con positività al coronavirus rilevata durante il ricovero o post mortem. "Per la morte di Nino Autore, e per quella degli altri medici, io mi sento in colpa – conclude Silvestro Scotti – penso che avrei potuto fare qualcosa e che non l'ho fatto. E spero che questa sensazione l'abbia anche chi ha più responsabilità di me".

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