A Napoli sequestrate 10mila mascherine: vendute con un rincaro del 6150%
Vasta operazione della Guardia di Finanza di Napoli e della Procura di Napoli Nord contro la speculazione su prodotti sanitari e disinfettanti divenuti di difficile reperimento a causa dell'emergenza Coronavirus in Italia: le Fiamme Gialle hanno sequestrato circa 10mila mascherine protettive che venivano messe in vendita con un rincaro esagerato rispetto al normale prezzo di vendita. Nella fattispecie, i finanzieri del gruppo di Giugliano hanno controllato una parafarmacia di Varcaturo, frazione della città della provincia di Napoli, sottoponendo a sequestro le 10mila mascherine protettive per il Covid-19, vendute a prezzi esorbitanti.
In particolare, nella suddetta parafarmacia erano messe in vendita due tipi di mascherine: le LifeGuard, con un rincaro del 6150 percento e le monovelo, con un rincaro del 300 percento. Secondo quanto hanno rivelato le indagini, il commerciante aveva acquistato grossi quantitativi di mascherine e, per massimizzare i guadagni, le aveva riconfezionate artigianalmente per venderne una alla volta. La Procura sta verificando le condizioni per procedere alla vendita coattiva dei prodotti sequestrati.
Come mostrato da Fanpage.it, la speculazione su mascherine e gel disinfettanti, con l'emergenza Coronavirus, è un fenomeno che si sta diffondendo. In alcuni negozi del Vasto e dell'Arenaccia, nel centro di Napoli, le mascherine protettive, del tipo FFP2, vengono vendute a 7 euro, mentre il prezzo di acquisto è di 0,29 centesimi: un rincaro, dunque, del 2400 percento. "Le mascherine FFP2 non sono utili per proteggersi dal contagio da Coronavirus, possono filtrare le polveri, i batteri, il vapore, ma non le goccioline di saliva che trasportano il Coronavirus" ha detto a Fanpage.it Maurizio Cappiello, dirigente medico del Pronto Soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli.