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Covid 19

A Napoli spuntano le bancarelle abusive di mascherine inutili

Nel Bùvero, il Borgo di Sant’Antonio, nel centro di Napoli, nella mattina del 14 marzo c’era una bancarella abusiva che vendeva illegalmente mascherine a due euro. Quei dispositivi, privi di certificazione, di marchio e contaminati, sono assolutamente inutili per fermare il virus: sono soltanto un modo per sfruttare la paura delle persone.
A cura di Nico Falco
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Venghino, signore e signori, venghino: due euro al pezzo, solo due euro ‘a mascherina pe ‘o virùss. Introvabili ovunque, ma ancora disponibili e pure a buon mercato nel centro di Napoli, dove si vendono sfuse e su una bancarella improvvisata, che ricorda molto quelle che solitamente vengono usate per il gioco delle tre campanelle. E anche qui il concetto è simile: se con la truffa delle tre carte il miraggio è quello di un facile guadagno, con le mascherine l'illusione è di avere una protezione contro il coronavirus. In entrambi i casi, l'esito è lo stesso: si rimane inevitabilmente fregati.

Perché le mascherine che stamattina, 14 marzo, erano in vendita nel Bùvero, il borgo Sant'Antonio Abate, non si sa da dove arrivino, di che tipo siano e nemmeno come siano state conservate, se sono state tenute sterili o meno. In altre parole: probabilmente falsi, di scarsa qualità e sicuramente inutili per proteggere da qualsiasi tipo di contagio. Soltanto un modo per sfruttare la paura delle persone, che si aggrapperebbero a tutto pur di scrollarsi di dosso anche una piccola parte di paura.

Oltre alla bancarella, c'è però anche chi si muove "in grande stile", e cerca di arraffare qualcosa in più dei due euro della mascherina. Come chi ha prodotto le 1.300 mascherine medicali, prive di marchio e certificazioni, che sarebbero finite sul mercato se non fossero state intercettate in un deposito di San Nicola La Strada dalla Guardia di Finanza, o come le mascherine di stoffa, completamente inutili, vendute a caro prezzo; o come, ancora, l'idea di un centro diagnostico del Napoletano, che offriva sul web esami del sangue "per scoprire la presenza del coronavirus" a 120 euro e si è trovato a doverne rispondere all'Asl Napoli 2 Nord e ai carabinieri.

La fotografia della bancarella nel Borgo Sant'Antonio è stata scattata dagli attivisti del Comitato Diritti Essenziali, che in mattinata hanno documentato la situazione del centro storico. In diversi quartieri del centro e della periferia molte persone erano in giro malgrado il decreto governativo e le ordinanze regionali vietino di uscire di casa se non per reali e oggettive necessità. Questa mattina, quando la pioggia di oggi pomeriggio non sembrava dover arrivare, erano in molti quelli che si aggiravano tranquillamente tra la Pignasecca, i Quartieri Spagnoli, Capodimonte e Secondigliano. Molti spinti da motivi fondati, ma tanti anche quelli che semplicemente passeggiavano o si intrattenevano per strada o sulle panchine.

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