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Covid 19

Portici, in 7 erano a prendere il sole in spiaggia: denunciati

Sette denunciati a Portici, comune della cintura Sud del Napoletano. Motivo? Anziché stare a casa sono stati trovati dai carabinieri mentre prendevano il sole sulla spiaggetta ex Cirotto. Nei loro confronti è scattata la denuncia per violazione del decreto ‘Io resto a casa’ emanato dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
A cura di Redazione Napoli
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Mentre il mondo intero si ferma per rallentare la pandemia da Coronavirus, c'è chi se ne frega. E incurante di tutto, non solo della propria salute ma anche di quella altrui, ha pensato bene prendere il sole il sole sulla spiaggia di Portici, comune alle porte di Napoli, nonostante i divieti imposti dal decreto ‘anti contagio' Covid-19. E così nel comune vesuviano i carabinieri della locale Stazione hanno sorpreso sette persone che munite di tavolino e qualche sedia pieghevole si intrattenevano sulla spiaggetta ex Cirotto. Nei loro confronti è scattata la denuncia per violazione del decreto ‘Io resto a casa' emanato dal Governo per fronteggiare l'emergenza Coronavirus.

Ieri invece un altro gruppetto, nel Giuglianese, era stato trovato in un parco: aveva organizzato un pic-nic, con tanto di sedie e tavoli, tipo gita di Pasquetta. Per questo, 12 persone sono state denunciate a Varcaturo, frazione di Giugliano, nella provincia di Napoli. I controlli in tal senso si stanno facendo via via più stringenti: carabinieri, polizia, vigili urbani dei vari comuni e di supporto in alcuni casi anche le locali sezioni della Protezione civile (che però non possono denunciare ma solo segnalare all'autorità di polizia). Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca proprio ieri ha reiterato la richiesta di militari dell'Esercito per presidiare le strade e far sì che la quarantena forzata anti-contagio funzioni e impedisca il diffondersi del virus che in Campania va verso  i 600 contagiati , con un picco atteso entro la fase finale del mese di marzo. De Luca ha scritto al premier Giuseppe Conte per sollecitare interventi più stringenti delle forze armate, attirandosi peraltro non poche critiche di chi ha definito "anticostituzionali" le sue ordinanze che limitano gli spostamenti in maniera più stringente rispetto ai decreti del governo.

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