Vietata l’attività fisica all’aperto in Campania: il chiarimento della Regione
«L’attività sportiva, ludica o ricreativa all’aperto in luoghi pubblici o aperti al pubblico non è compatibile con il contenuto dell’Ordinanza n.15 del 13 marzo 2020. Non è consentito in locali pubblici e/o aperti al pubblico svolgere eventi quali riunioni per fini ricreativi e/o sportivi e feste». È quanto contenuto in una nota di chiarimento pubblicata oggi dalla Regione Campania a firma del governatore Vincenzo De Luca. Secondo quanto riportato dal documento, denominato «chiarimento n. 6 del 14 marzo 2020, con riferimento all’Ordinanza n.15 del 13 marzo 2020 (Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19»:
la situazione attuale impone di adottare misure idonee ad evitare il più possibile episodi ed occasioni di contagio, tenuto conto delle gravissime ed irreparabili conseguenze collegate all’eventuale ulteriore incremento delle positività al virus e del possibile rischio di paralisi dell’assistenza agli ammalati per insufficienza di strutture e strumentazioni allo stato idonee a fronteggiare l’emergenza, stante la crescita esponenziale della curva di contagio, scientificamente attestata con riferimento ai territori nei quali i focolai si sono registrati antecedentemente.
«I dati che pervengono all'Unità di crisi istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania, n. 45 del 6.3.2020, dai presidi sanitari preposti, dimostrano che, nonostante le misure in precedenza adottate, i numeri di contagio sono in continua e forte crescita nella regione» si legge nella nota che porta a suo sostegno documentazioni di condotte che «creano di fatto situazioni di assembramento o comunque di affollamento». «Si registrano notizie di riunioni per fini ricreativi e/o sportivi e di feste presso locali pubblici o aperti al pubblico, che costituiscono parimenti occasioni incontrollate di diffusione del contagio»: il riferimento è a notizie di partite di calcetto e addirittura di palestre aperte, chiuse dai carabinieri, com'è accaduto ieri a Napoli.
Il testo del chiarimento della Regione Campania