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Corso Garibaldi, ambulante aggredisce col coltello i poliziotti: condannato e scarcerato

Un giovane di 19 anni è stato arrestato per avere aggredito con un coltello tre agenti della Polizia Municipale durante i controlli agli ambulanti abusivi in piazza Principe Umberto, nel centro di Napoli. Giudicato per direttissima, è stato condannato a 8 mesi e mezzo di reclusione con pena sospesa; dopo la sentenza è stato scarcerato.
A cura di Nico Falco
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immagine di repertorio
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Un ragazzo ha aggredito una pattuglia della Polizia Municipale, tentando di colpire prima una poliziotta e poi gli altri con un coltello. Arrestato, è stato condannato a otto mesi e mezzo di reclusione con pena sospesa: dopo la sentenza è tornato in libertà. L'aggressione è avvenuta sabato scorso, 1 febbraio, intorno alle 18:00 in piazza Principe Umberto, a ridosso del Corso Garibaldi, in uno dei punti dove si riuniscono venditori ambulanti che espongono su bancarelle improvvisate merce di ogni genere, spesso cianfrusaglie o materiali recuperati dalla spazzatura. Gli agenti dell'Unità Operativa San Lorenzo erano sul posto proprio per un servizio mirato al contrasto alla vendita abusiva, stavano controllando le bancarelle quando si è avvicinato loro un ragazzo, successivamente identificato come un 19enne originario del Ghana.

Lo sconosciuto li ha minacciati di morte e ha tirato fuori un grosso coltello, scagliandosi contro una poliziotta. "Dovete morire, e devo morire anche io", ha urlato. La donna è riuscita a schivare i fendenti, diretti al volto e allo stomaco, e a tenere a bada il giovane mentre gli altri due agenti sono intervenuti in suo soccorso. Sono stati aggrediti anche loro, per fortuna non sono stati feriti. Per bloccare finalmente il 19enne è stato necessario l'intervento di altri poliziotti; è stato disarmato e condotto negli uffici della Municipale per verbalizzare l'arresto.

Il ragazzo stato successivamente trasferito nelle camere di sicurezza della Questura di Napoli, sorvegliato da personale della Polizia Municipale, in attesa del processo. È stato giudicato per direttissima oggi, 3 febbraio, ed è stato condannato a otto mesi e mezzo di reclusione. Non finirà però in carcere, a meno che non venga condannato di nuovo per un altro reato: il giudice ha disposto la pena sospesa e così, dopo la sentenza, il 19enne è stato scarcerato.

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