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“Cosa aspetta Minniti a fermare la propaganda fascista?”: lo sfogo di de Magistris

Il sindaco di Napoli, su Facebook, ha pubblicato un lungo post in merito al comizio di Casapound organizzato ieri sera in città, durante il quale ci sono stati scontri tra manifestanti dei centri sociali che contestavano l’iniziativa e la polizia.
A cura di Valerio Papadia
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Anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha voluto esprimere la sua opinione, piuttosto dura, sugli scontri avvenuti ieri sera a pochi passi dalla Stazione Centrale tra le forze dell'ordine e i manifestanti dei centri sociali, scesi in strada per manifestare il loro dissenso alla presenza in città del leader di Casa Pound Simone Di Stefano, impegnato in un comizio all'Hotel Ramada in via Galileo Ferraris, al termine dei quali 23 persone sono state fermate. Il sindaco di Napoli si rivolge direttamente al Ministro dell'Interno Minniti e al Governo chiedendo di porre un freno alla propaganda fascista.

Ecco il lungo post pubblicato dal primo cittadino partenopeo su Facebook: "La Costituzione pone fuori legge le organizzazioni che fondano la loro ideologia sul fascismo e, quindi, sull'odio razziale e del diverso come pericolo per la razza ritenuta, in modo aberrante, superiore. Mi chiedo chi aspettano il Ministro dell'Interno e lo stesso Governo per porre fine alla propaganda fascista nel nostro Paese. Napoli è città della resistenza popolare al nazifascismo. Napoli è città medaglia d'oro al valor militare per le quattro giornate del settembre del 1943 quando una rivolta di popolo sconfisse il potente esercito nazifascista. Prima città d'Europa a liberarsi con il suo popolo dal nazismo e dal fascismo. Se si continuano a consentire comizi e manifestazioni neofasciste facendole passare per esercizio della democrazia significa autorizzare l'inizio della fine della democrazia. È da qui che si crea il clima brutto che si respira e che deve essere sconfitto. L'eversione non può divenire normalità. Vogliamo Stato e Popolo uniti a difesa della Costituzione e dei suoi valori antifascisti inviolabili. Napoli prima, ora e sempre antifascista".

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