Salerno, nome di paziente deceduto di Coronavirus e contatti diffusi in chat, scatta la denuncia
L'identità di un uomo deceduto risultato positivo al coronavirus e tutti i dati dei suoi ultimi contatti: nomi, cognomi, recapiti e anche gli spostamenti. Elementi raccolti dal Comune di Bellizzi, che servono per attivare il protocollo sanitario per verificare eventuali contagi, e che sarebbero dovuti rimanere riservati ma che invece sono finiti online. Spiattellati su Internet, sulle chat, e che da giorni rimbalzano sui telefonini. Sulla fuga di notizie il sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, ha annunciato che presenterà una denuncia "alla Polizia Postale e alla Procura della Repubblica" per la diffusione non autorizzata.
Ma facciamo un passo indietro. La vicenda è quella dell'uomo di 76 anni di Bellizzi (Salerno) deceduto nell'ospedale di Battipaglia. Dopo la morte è stato effettuato il tampone, che ha dato esito positivo. Il Comune e l'Asl hanno avviato gli accertamenti, ricostruendo i suoi spostamenti, e alla fine è arrivato il documento riservato redatto al termine della riunione del centro operativo comunale, contenente le generalità e i recapiti delle persone che potevano essere entrate in contatto col 76enne. Tutto riservato, per questioni di privacy ma anche per non inasprire il clima da caccia alle streghe. Qualcosa, però, è andato storto. Quel documento privato è uscito dalla sala riunioni ed ha cominciato a girare sulle chat.
Ad annunciare della diffusione non autorizzata (e illegale) è lo stesso Volpe su Facebook. "Questo dimostra la serietà di qualche interlocutore – scrive il sindaco di Bellizzi, scusandosi con la famiglia del 76enne – questa vergognosa vicenda dimostra tutta la morbosità maniacale che non si ferma davanti a niente. Neppure di fronte al dolore e alla sofferenza delle persone. Voglio chiarire che il documento altro non è che il rapporto del coc sulla settimana d'incontri del nostro sfortunato Raffaele, sul percorso seguito e le persone che ha incontrato per consentire agli operatori e alle forze di polizia di avvisare tutte le persone coinvolte e suggerirgli la quarantena. Chiedo a chiunque ha pubblicato il documento di cancellarlo da fb e dai gruppi WhatsApp".