“Quest'estate sarà una catastrofe per le vacanze. E non parlo solo del mare. C'è chi pensa che le Agenzie di viaggio non stiano lavorando adesso a causa del Coronavirus. Non è così. Anzi, stiamo facendo i salti mortali da due mesi per rimpatriare centinaia di nostri connazionali bloccati all'estero con i voli speciali. Un'operazione diventata ormai sempre più difficile, perché i treni e gli aerei che partono sono pochissimi e i prezzi sono alle stelle. Cosa succederà dopo? Non possiamo prevedere nulla, ma sappiamo già che è una catastrofe”.

Non le manda a dire Cesare Foa, presidente dell'Associazione Agenzie di Viaggi Advunite. “Le compagnie aeree e le navi da crociera sono ferme. Prenotazioni bloccate fino a giugno, per i voli intercontinentali forse fino a ottobre. In estate i prezzi per viaggiare saranno altissimi e ci sarà poca possibilità di spendere. Se si riapre, dovremo puntare sul turismo interno: Puglia, Calabria, Sicilia hanno grandi spiagge. La Campania no. E gli alberghi non sono tutti attrezzati per il Covid19. Nessuno prenderà lavoratori stagionali e i contributi messi a disposizione sono una goccia nel mare. Ci sarà lavoro per gli avvocati turistici: sono già tantissime le richieste di rimborso”.

Quando è scattata la crisi per il Coronavirus per le Agenzie di Viaggio?

“Abbiamo cominciato a capire che l'epidemia era seria a gennaio. I cinesi hanno cancellato tutte le prenotazioni per la stagione estiva. Poi, è stata la volta degli israeliani che a Pasqua vengono spesso in Campania. Hanno annullato tutto anche loro. L'epidemia è scoppiata a fine febbraio, quando molti erano fuori per l'ultima settimana di Carnevale. Quando il Governo ha bloccato le gite scolastiche è stato un altro dramma, perché molte agenzie avevano già preso gli acconti e pagato i biglietti aerei. Quello che è successo dopo è stato un continuo crescendo”.

Che è successo?

“Piano piano hanno cominciato a cancellare tutti i voli. I prezzi sono schizzati alle stelle. Un biglietto da Londra è passato da 200 a 700 euro in 24 ore. C'è stato il panico di chi era all'estero. Abbiamo dovuto fare i salti mortali per farli rientrare e li stiamo ancora facendo. L'altro giorno abbiamo fatto tornare una viaggiatrice da Londra a Napoli. È dovuta arrivare a Torino in auto e da lì prendere l'unico treno per Napoli. Ancora adesso stiamo rimpatriando gli studenti Erasmus dall'estero. Solo la mia agenzia ne ha fatti rientrare 60. Adesso un volo solo andata da Madrid per Roma costa circa 450 euro e parliamo di charter”.

È possibile un recupero in estate?

“Questo è periodo di prenotazioni. Al momento è tutto bloccato. Alberghi, aerei, treni, navi da crociera. Le compagnie low cost hanno sospeso le prenotazioni al 30 maggio in alcuni casi. In altri al 30 giugno. Non ci sono richieste. E se riapriamo gli uffici non avremo nulla da vendere. Non c'è certezza che hotel e villaggi aprano quest'estate. Dall'estero arrivano notizie frammentarie. Non sappiamo se la Grecia sarà aperta in estate. Chi ha già prenotato sta disdicendo. Ci sono molte richieste di rimborso, soprattutto di chi ha prenotato le vacanze in questo periodo di lockdown, ma non possono essere le agenzie di viaggio a rimetterci”.

Alberghi e B&B non stanno rimborsando le caparre?

“Dipende. Alcuni portali online hanno deciso di rimborsare i propri utenti. In altri casi lo hanno fatto gli hotel. Ma c'è chi invece non vuole restituire nulla. I clienti chiedono i soldi indietro alle agenzie turistiche, ma noi siamo solo dei mediatori. Per i rimborsi il Governo ha pensato ad un voucher per i tour operator che dia la possibilità di spostare il viaggio a dopo l'emergenza. Noi abbiamo chiesto di estenderlo per 12 mesi. Lo Stato dia regole certe su come utilizzarlo. Molti non si fidano e preferiscono i soldi”.

Si può puntare sul turismo interno eventualmente?

“Può andare bene per alcune regioni, che hanno le spiagge larghe, per la Campania, con le sue costiere e le isole bellissime, ma spesso di dimensioni ridotte, sarà molto più difficile mantenere le distanze. Le strutture ricettive e di ristorazione avranno una capacità ridotta. I costi saliranno. Molte famiglie avranno pochi soldi a disposizione. Altre non avranno ferie, perché le hanno consumate adesso. Commercianti, colf potranno permettersi di non lavorare? Il bonus vacanze da 325 euro a famiglia può aiutare, ma dubito che possa cambiare le cose””.

Il bonus da 2mila euro della Regione Campania per i lavoratori stagionali del turismo può aiutare?

“I requisiti sono troppo alti. Possono accedervi le agenzie che fatturano meno di 100mila euro all'anno. Il che significa un incasso netto di 8mila euro. Ma quante ce ne sono in Campania così?

Cosa chiedete allora al Governo?

“Proroga della cassa integrazione al 30 dicembre per superare l'estate. Azzeramento degli oneri fiscali e previdenziali. A giugno non possiamo pagare le tasse 2019 e l'acconto delle tasse del 2020, perché già sappiamo che siamo stati chiusi 4 mesi. La legge sui voucher per regolamentare bene i rimborsi. Il bonus vacanze utilizzabile anche oltre l'estate. Soppressione della tassa Regionale per le Agenzie di Viaggi e Turismo. Credito d'imposta per l'acquisto del materiale necessario per il distanziamento. Rinegoziazione dei contratti di locazione per evitare chiusure forzose. Garanzia di liquidità e dopo l'epidemia, una forte promozione dell'Italia all'estero”.