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Covid19, ospedali modulari, interrogati Speranza e Boccia: ‘Chiarire appalto e uso futuro’

Il caso degli ospedali modulari comprati da De Luca per 12 milioni di euro e pienamente attivi solo dopo il picco di contagi arriva in parlamento. La senatrice Nugnes e altre 5 colleghe interrogano i ministri Speranza e Boccia per chiarire i lati oscuri della vicenda. A cosa serve un ospedale modulare costruito accanto ad un ospedale con dei reparti nuovissimi e chiusi? Lo spettro della prima grande opera inutile ai tempi del Coronavirus.
A cura di Antonio Musella
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L'Ospedale del Mare
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La vicenda degli ospedali prefabbricati commissionati dalla Regione Campania per l'emergenza Coronavirus finisce in parlamento. Una interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice Paola Nugnes, e sottoscritta dalle colleghe Loredana De Pretis, Margherita Corrado, Elena Fattori, Danila De Lucia e Simona Nocerino, chiede al Ministro della Salute Roberto Speranza e a quello degli affari regionali Francesco Boccia, di chiarire la vicenda. Il caso nasce da un articolo di Fanpage.it che ha spiegato come i tre ospedali siano costati 12 milioni di euro, tra le spese più importanti fatte dalla Regione Campania fino ad ora in questa pandemia, i tre lotti dell'appalto sono stati vinti tutti e tre dalla MED, azienda veneta partner di Fincantieri. L'aspetto più grave è che i tre ospedali entreranno in funzione solo dopo il raggiungimento del picco epidemiologico che riguarderà la Campania.

Le tre strutture sorgeranno a Caserta, presso l'ospedale San Sebastiano, a Salerno, presso il Ruggi D'Aragona e a Napoli, la più grande, presso l'Ospedale del Mare di Ponticelli. Proprio quest'ultimo è stato al centro di diverse polemiche. La potenzialità piena della struttura prefabbricata verrà raggiunta solo per la fine del mese di aprile, per un totale di 120 posti di terapia intensiva. Attualmente il numero di persone ospitate nelle terapie intensive degli ospedali campani è di 80 pazienti, molto al di sotto dei 335 posti indicati dal governatore Vincenzo De Luca come numero massimo di posti letto in terapia intensiva nella disponibilità del servizio sanitario. Pertanto, le 120 postazioni che si attiveranno con l'ospedale modulare in costruzione a Ponticelli risulterebbero tardive e poco utili, visto che le strutture ospedaliere attualmente in funzione sono in grado di reggere tranquillamente la pressione dei malati di Coronavirus in condizioni gravi.

Salutato da caroselli che hanno accompagnato l'arrivo dei camion dal Veneto con i moduli della struttura e da frasi roboanti da parte delle istituzioni, l'ospedale prefabbricato sorgerà accanto all'Ospedale del Mare, un nosocomio nuovissimo in cui attualmente interi reparti nuovissimi e pienamente attrezzati sono chiusi e non in funzione.

I senatori chiedono ai Ministri Boccia e Speranza se sono a conoscenza dei fatti descritti dall'articolo di Fanpage.it, e se intendano intervenire, nei limiti delle loro competenze, affinché si chiarisca il perché in Campania vi è stata la necessità di investire milioni di euro un ospedale prefabbricato dentro ad un ospedale con 10 reparti chiusi. La Nugnes e le altre senatrici chiedono ai Ministri inoltre di intervenire per chiarire l'aggiudicazione dell'appalto che vede la veneta MED aggiudicarsi tutti e tre i lotti. Infine viene chiesto conto dell'utilizzo futuro della struttura, vista la paradossale situazione che si registra all'Ospedale del Mare con diversi reparti chiusi.

Il rischio è quello di aver costruito una costosissima opera inutile che sarà servita a poco nel supporto al servizio sanitario, perché attivata in ritardo e senza grande esigenza, e di aver speso 12 milioni di euro con grande superficialità.

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