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Cozze vive contaminate da salmonella provenienti dalla Spagna: attenzione a Napoli

È stata proprio l’Italia a lanciare l’allarme all’Unione Europea sulle cozze provenienti dalla Spagna e contaminate dalla salmonella. È stato poi il Rasff, il sistema rapido di allerta europeo per la sicurezza alimentare, a diramare l’allerta. A Napoli, per tradizione gastronomica, si consuma una grande quantità dei molluschi anche ‘fuori stagione’.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Attenzione alle cozze che comprate e mangiate. Dalla Spagna, infatti, sarebbero arrivate delle cozze vive contaminate dal batterio della salmonella. È stata proprio l'Italia a lanciare l'allarme segnalando la situazione all'Unione Europea: il Rasff, il sistema di allerta rapida europeo per la sicurezza alimentare, ha diffuso l'allerta. A Napoli, notoriamente, per tradizione gastronomica, si consuma una grande quantità di cozze, anche ‘fuori stagione'. Basti pensare che uno dei piatti tipici pasquali a Napoli è proprio la zuppa di cozze, che si gusta il Giovedì Santo, solitamente tra marzo e aprile, non proprio il periodo in cui la qualità dei molluschi è la migliore. Si sconsiglia di mangiare cozze sia a casa che al ristorante, dove spesso vengono servite sotto forma di cruditè.

Cos'è la salmonella e cosa comporta

I bacilli che danno vita alla salmonella, presenti nell'ambiente, nel suolo e nell'acqua, sono batteri che possono proliferare all'interno dell'intestino degli animali e degli esseri umani. Nell'uomo, i bacilli possono causare svariate malattie: le più comuni sono la salmonellosi, la febbre tifoide e la setticemia.

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