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Lo credono morto, lui si risveglia prima del funerale: “Ho visto la Croce di Cristo”

Mario Lo Conte, un settantaquattrenne di Montecalvo Irpino, era stato dato per morto dai medici e riportato a casa dai familiari su suggerimento dei medici, ormai privi di speranza, in attesa del doloroso evento e dei funerali. Ma improvvisamente ha aperto gli occhi e si è risvegliato, raccontando poi di aver visto “la croce di Cristo davanti agli occhi”. Il fatto ha determinato clamore e interesse nella comunità irpina, tradizionalmente molto religiosa e legata alla figura di Padre Pio da Pietrelcina.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Mario Lo Conte, il settantaquattrenne risvegliatosi dal coma poco prima dei funerali.
Mario Lo Conte, il settantaquattrenne risvegliatosi dal coma poco prima dei funerali.

AVELLINO – I parenti gli stavano preparando il funerale e la veglia sul letto di morte, ma lui si è improvvisamente risvegliato ed ora è vivo e vegeto. È la storia che arrivo dalla provincia di Avellino e che vede protagonista un 74enne di Montecalvo Irpino che, dopo un malore, era stato ricoverato per poi essere affidato ai familiari perché non c'era più nulla da fare per lui. Ed invece, a sorpresa, lui si è risvegliato ed ora ha quello che quasi nessuno ha avuto prima di lui: una seconda possibilità. "Ero andato a fare la spesa in paese", ha spiegato Mario Lo Conte, "avevo avuto un malore ed ero stato trasportato in ospedale ad Ariano Irpino. Poi però il medico aveva detto di riportarmi a casa perché per me non c’era più nulla da fare". Tanto che ai parenti non è rimasto altro che organizzare la veglia funebre ed i funerali dell'uomo. "Ma all'improvviso, come mi hanno raccontato poi i miei familiari, mi sono rialzato".

L'uomo, intervistato da Gianni Vigoroso per il canale tv 696 Otto Channel, ha quindi spiegato di aver visto "la croce di Cristo davanti ai miei occhi". Quindi, si è ritrovato in un letto dell'ospedale di San Giovanni Rotondo, dove era stato portato. "Credo, e non voglio essere presuntuoso, che Dio mi abbia fatto la grazia". L'uomo, non sposato ma con quattro sorelle e tre fratelli, ha già ricevuto tantissimi attestati di stima, sia dai suoi concittadini che da tanti altri amici e parenti. In attesa di poter essere dimesso e di poter tornare alla sua casa. Stavolta, con le sue gambe e circondato dai sorrisi e dall'affetto dei propri familiari e non tra le lacrime di disperazione.

Casi del genere – intendendo la parte medica, non certo quella che abbraccia la fede religiosa –  sono meno inusuali di quanto si pensi, assicurano geriatri interpellati da Fanpage.it. Spesso malori intensi possono portare a stati di perdita di coscienza che possono assomigliare in tutto e per tutto al coma. Sono poi ovviamente i responsi delle macchine in ospedale che danno l'esatto quadro clinico dei pazienti. "Ho visto alcune volte – spiega un medico a Fanpage.it – famiglie prepararsi al peggio e poi dopo alcune ore rendersi conto che il proprio caro era invece tornato cosciente".

Dal punto di vista della religione cattolica, invece, esiste una Consulta medica ad hoc, incaricata di stabilire se un malato è guarito da una grave patologia in modo scientificamente inspiegabile. Tuttavia questa procedura ha luogo soltanto per valutare un "candidato" agli altari, cioè una persona defunta che si  vuol far proclamare Beata e poi Santa dalla Congregazione delle cause dei santi, il "dipartimento" del Vaticano che si occupa di queste vicende. Peraltro di recente (2016) sono cambiate e diventate più rigide le pluricentenarie regole che stabiliscono, agli occhi di un uomo di fede, cosa sia e cosa non sia in effetti miracolo.

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