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Trasporto pubblico a Napoli

Crisi Ctp, stipendi a rischio, ci sono pignoramenti per mezzo milione d’euro

Nuova lettera del Dg della Città Metropolitana alla Ctp: “La Città Metropolitana di Napoli non può sostituirsi alla Ctp per pagare gli stipendi di giugno dei lavoratori, perché l’azienda non è in regola con i contributi e ha ricevuto due pignoramenti da oltre mezzo milione. L’unica soluzione è la ricapitalizzazione”. Bus fermi in deposito da sabato.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“La Città Metropolitana di Napoli non può sostituirsi alla Ctp per pagare gli stipendi di giugno dei lavoratori, perché l'azienda non è in regola con i contributi e ha ricevuto due pignoramenti da oltre mezzo milione. L'unica soluzione è la ricapitalizzazione”. Doccia gelata dall'ex Provincia di Napoli all'azienda dei bus dei trasporti pubblici che opera nelle province di Napoli e Caserta. A causa dei disagi i bus sono fermi in deposito da sabato. La società, ieri, aveva comunicato tramite il suo direttore generale a tutti i dipendenti e ai sindacati che “a seguito di accordi intervenuti con Città Metropolitana si procederà al pagamento delle spettanze retributive del mese di giugno mediante intervento sostitutivo dell'ente appaltante. L'azienda trasferirà in data odierna tutto quanto necessario per avviare l'iter di pagamento”. Purtroppo, però, anche questa soluzione sembra essere sfumata, come scritto nella nota del direttore generale della Città Metropolitana Giuseppe Cozzolino all'amministratore unico Ctp Gianluca Iazeolla. L'unica ipotesi rimasta in piedi è quella dell'ennesima ricapitalizzazione da parte dell'Ente di Palazzo Matteotti.

La lettera del Dg dell'ex Provincia: “Azienda immobile”

Ieri, il direttore generale della Città Metropolitana Giuseppe Cozzolino ha inviato una lettera di sollecito alla Ctp che segue la nota del 6 luglio. “Devo constatare – scrive il city manager – che sono trascorsi 3 giorni senza ricevere alcun riscontro. Un lasso temporale che potrebbe sembrare esiguo se non fosse che ai lavoratori di Ctp ancora non sono stati corrisposti gli stipendi di giugno, né il management dell'azienda ci ha comunicato quali misure intenda adottare per risolvere il problema”.

“Tale silenzio – prosegue – suggerisce che non vi sia una idea chiara su come condurre l'azienda fuori da questa crisi. Sollecitato quotidianamente dal sindaco per porre rimedio al vostro immobilismo e trovare una soluzione al disagio dei lavoratori, che certamente non sono responsabili di quanto sta avvenendo mi permetto di suggerirle di richiedere immediatamente a Città Metropolitana la ricapitalizzazione della Ctp, allegando la documentazione necessaria”.

“Questa esposta – conclude – risulta infatti essere l'unica soluzione che è possibile attuare nell'immediato, poiché una vostra eventuale richiesta di intervento retributivo sostitutivo non sarebbe attuabile. Il vostro Durc risulta non in regola e sono stati proposti due pignoramenti contro Ctp per un importo superiore a 500mila euro. Non vi è quindi capienza rispetto alle fatture che potete presentare a Città Metropolitana”.

Usb: "Basta scontri sulla pelle dei lavoratori"

"Il braccio di ferro che si è innescato in queste ore tra città metropolitana di Napoli e il management di CTP – commenta il sindacato Usb – ha prodotto, di fatto, l'interruzione di pubblico servizio in tutto l'hinterland napoletano e nella provincia di Caserta. Un fatto grave e del tutto inaccettabile. Le ricapitalizzazioni finora effettuate si sono dimostrate inutili e dannose; medicine che non curano e anzi hanno ulteriormente fatto ammalare l'azienda. Continuiamo ad attendere i corrispettivi delle indicizzazioni, già deliberate nel mese di novembre 2019. Sicché mentre i cittadini dell'area metropolitana di Napoli (e non solo) vengono privati del trasporto pubblico di linea, i lavoratori sono costretti a subire ritardi nell'erogazione degli stipendi, dei ticket e il pluriennale versamento di quote previdenziali al fondo pensione di categoria. Una situazione assurda che in un paese normale avrebbe determinato un rigurgito di dignità nella filiera delle responsabilità politiche e gestionali di CTP e della città metropolitana di Napoli con una raffica di dimissioni e sostituzioni al vertice".

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