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De Luca scarica Mastursi. Che fino a pochi giorni fa era ‘l’uomo degli incontri’

Il presidente della Regione Campania, indagato nella presunta corruzione del giudice Scognamiglio, ‘scarica’ il suo fido collaboratore Mastursi: “Ha sbagliato e infatti non c’è più. Il suo ruolo? Non era Winston Churchill, né Cavour”.
A cura di Redazione Napoli
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"Le sue dimissioni? Una sua scelta e un atto di sua sensibilità. Il suo comportamento però è stato sbagliato. Ha sbagliato e infatti non c'è più". E ancora: "Non è Winston Churchill, né Cavour. È una persona che fa il suo lavoro come tante. A volte bene, a volte male". Vincenzo De Luca in due battute, ‘scarica' Nello Mastursi il suo fedelissimo coinvolto nell'inchiesta giudiziaria sulla presunta corruzione di un giudice, Anna Scongamiglio, per una sentenza favorevole al governatore (indagato) in cambio di una importante nomina nel settore della sanità regionale al marito della togata, Guglielmo Manna (nomina mai arrivata). Dopo il monologo senza domande dei giornalisti di ieri, De Luca ha difatti oggi deciso di farsi intervistare dal quotidiano Il Mattino. E pur dichiarando "Mi ripugna gettare la croce addosso agli altri" di fatto sminuisce pubblicamente ruolo e ‘peso' del suo collaboratore che fino a pochi giorni fa era l'uomo degli incontri, ovvero la persona che ascoltava le persone per nome e per conto del presidente della Regione.

La difesa di Vincenzo De Luca

Dichiara a Il Mattino il governatore della Campania nonché ex sottosegretario, ex deputato, ex sindaco di Salerno: "Mastursi quando mi informò del sequestro del cellulare, a mia domanda mi rispose che si trattava di una cosa insignificante". Poi motiva il bubbone esploso a Palazzo Santa Lucia con «l'invasione di richieste» che tradizionalmente riceve chi è al comando della principale istituzione regionale: "Se ti chiudi, manchi di rispetto ai cittadini. Se ricevi, ti esponi a un rischio. La mia lettura è questa: fra le centinaia di richieste di colloqui ci sarà stata anche quella di Manna". Poi avverte: "Chi pensa di fare un assedio riceverà secchiate di olio bollente". E sulla freddezza del Partito Democratico in particolare dei renziani, ribadisce la propria autonomia: "Non sono adottato da nessuno, sono autonomo".

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