De Magistris: “Deluso da Paolo Siani”. Il sindaco di Napoli contro l’attacco di De Luca a Fanpage.it
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, è intervenuto dopo le parole del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca che in un intervento su Lira Tv, successivamente pubblicato su Facebook, ha attaccato duramente l'inchiesta giornalistica di Fanpage.it che coinvolge anche il figlio Roberto De Luca, assessore al Bilancio del comune di Salerno. "Si è scatenata in queste ore una campagna pseudo giornalistica di aggressione mediatica, alla vigilia di una campagna elettorale delicata", ha dichiarato De Luca che non ha esitato a parlare di "operazione camorristica e squadristica", nei confronti suoi e della sua amministrazione "che parte dal tema della gestione dei rifiuti ed è la migliore conferma che stiamo buttando fuori la camorra e tutti gli interessi oscuri".
Parole duramente criticate dal primo cittadino di Napoli, che ha solidarizzato tra l'altro con Gaia Bozza, la cronista di Fanpage.it aggredita proprio dai supporter di De Luca ieri pomeriggio, mentre tentava a margine di un'iniziativa di campagna elettorale a porgli alcune domande. "Ho già avuto modo di dire che possiamo pensarla come vogliamo, ma quella di Fanpage mi sembra un'inchiesta giornalistica e il paese ha bisogno di giornalisti d'inchiesta. Trovo molto grave che vengano definiti questi giornalisti ‘squadristi e camorristi', sono affermazioni gravi che non dovrebbero per nulla appartenere a persone che ricoprono incarichi istituzionali", ha dichiarato De Magistris. "Non compete a noi accertare i fatti penalmente rilevanti, quindi emettere giudizi di natura giudiziaria, ma da sindaco, da cittadino e da ex magistrato quei video che ho visto delineano uno scenario inquietante e vergognoso", ha concluso.
Poi de Magistris si è rivolto a Paolo Siani, il fratello di Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra, candidatosi con il Partito democratico in Campania: "È stato presentato come il candidato del rinnovamento, il candidato dell'etica, del resto lo conosciamo tutti. Anche io con lui ho un ottimo rapporto. Tutti ci saremmo attesi una valutazione, magari avrebbe politicamente potuto dire in una maniera molto efficace ‘non mi appartiene per nulla quell'immagine e forse ritengo che per questo motivo il partito mi ha candidato, proprio per cambiare pagina'. Se invece si limita a dire ‘io non faccio processi sommari, ma i processi sommari non li deve fare nessuno', quando a lui dovrebbe stare molto a cuore il giornalismo d'inchiesta… sinceramente non abbiamo per nulla apprezzato".