La facciata di Palazzo San Giacomo in piazza Municipio, sede dell'Amministrazione Comunale di Napoli è da 7 anni, ovvero dall'inizio della sindacatura di Luigi de Magistris, una sorta di ‘bacheca di Facebook' tridimensionale, dove periodicamente compaiono tazebao, striscioni, foto e appelli d'ogni tipo. Campeggia al secondo piano, in prossimità della sala giunta il lungo striscione arcobaleno della pace. E da ieri sera c'è anche una bandiera catalana (esposta al contrario) decisione motu proprio del primo cittadino partenopeo che di recente ha schierato la città intera a favore di quella parte di spagnoli propensi alla separazione della Catalogna dalla nazione iberica. "Napoli esprime empatia e vicinanza ad uno dei popoli più cosmopoliti ed europeisti del nostro continente" scrive in una lunga e articolata nota il capo della giunta comunale.
Ai più attenti alla storia della città non sfuggirà che Palazzo San Giacomo fu voluto agli inizi dell'Ottocento (1816) proprio dal re borbonico, ovvero da Ferdinando I che ritornato al potere come re delle Due Sicilie, decise di realizzare un grande edificio che ospitasse tutti i ministeri dello Stato Borbonico. Affianco alla bandiera catalana c'è inoltre la bandiera (quella sì obbligatoria sugli uffici istituzionali italiani) dell'Unione europea.