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De Magistris espone la bandiera catalana sul balcone del Municipio costruito dai Borbone

Sulla facciata di Palazzo San Giacomo campeggia la bandiera giallorossa della Catalogna affianco a quella dell’Unione Europea e allo striscione della pace.
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In alto a sinistra la bandiera della Catalogna sul balcone al terzo piano del Comune di Napoli
In alto a sinistra la bandiera della Catalogna sul balcone al terzo piano del Comune di Napoli

La facciata di Palazzo San Giacomo in piazza Municipio, sede dell'Amministrazione Comunale di Napoli è da 7 anni, ovvero dall'inizio della sindacatura di Luigi de Magistris, una sorta di ‘bacheca di Facebook' tridimensionale, dove periodicamente compaiono tazebao, striscioni, foto e appelli d'ogni tipo. Campeggia al secondo piano, in prossimità della sala giunta il lungo striscione arcobaleno della pace. E da ieri sera c'è anche una bandiera catalana (esposta al contrario) decisione motu proprio del primo cittadino partenopeo che di recente ha schierato la città intera a favore di quella parte di spagnoli propensi alla separazione della Catalogna dalla nazione iberica. "Napoli esprime empatia e vicinanza ad uno dei popoli più cosmopoliti ed europeisti del nostro continente" scrive in una lunga e articolata nota il capo della giunta comunale.

Ai più attenti alla storia della città non sfuggirà che Palazzo San Giacomo fu voluto agli inizi dell'Ottocento (1816) proprio dal re borbonico, ovvero da Ferdinando I che ritornato al potere come re delle Due Sicilie, decise di realizzare un grande edificio che ospitasse tutti i ministeri dello Stato Borbonico. Affianco alla bandiera catalana c'è inoltre la bandiera (quella sì obbligatoria sugli uffici istituzionali italiani) dell'Unione europea.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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