Una improvvida dichiarazione del sindaco di Napoli Luigi De Magistris causa una gaffe e polemiche con la Svizzera. In occasione della cittadinanza onoraria al filosofo Aldo Masullo, De Magistris ha sparato una battuta sulla città elvetica di Lugano, nel Canton Ticino, che sta suscitando parecchie polemiche Oltralpe, e non solo, provocando anche la secca replica stizzita del primo cittadino di Lugano, Marco Borradori, in carica dal 2013. "A Napoli c'è una energia enorme, è una città piena di problemi, ma con la capacità di affrontarli", aveva detto Luigi De Magistris, nel corso del suo intervento durante il conferimento della cittadinanza onoraria al filosofo Aldo Masullo, "anche con l'ironia, l'umorismo, la passione la cultura, la volontà e la dignità. Chi sa affrontare le sofferenze, alla fine riscopre anche maggiormente il gusto di vivere, non solo di sopravvivere". Poi, l'infelice battuta verso la cittadina elvetica. "A Lugano c'è il più alto tasso di suicidi e di persone che prendono psicofarmaci, perché funziona tutto". Ma dal Canton Ticino la risposta è arrivata prontamente.
Come riporta il Corriere del Ticino, a scendere in campo contro l'infelice uscita del sindaco partenopeo è stato il suo alter ego elvetico, Marco Borradori, sindaco di Lugano dal 2013. "Mi pare una conclusione un po' azzardata. In realtà anche noi siamo stati capaci di superare i nostri problemi. Cerchiamo di fare in modo che tutto funzioni, certo, ma anche Lugano e i luganesi hanno i loro grattacapi, come accade in qualsiasi città del mondo", ha spiegato Borradori al giornale elvetico in lingua italiana: "Mi guarderei bene dal considerare il Ticino un'isola felice. Se vorrà tornare, potremo discutere dei rispettivi problemi" ha aggiunto ironicamente Borradori.
Non è la prima volta che il sindaco di Napoli si era recato a Lugano qualche tempo fa in occasione di una mostra su Totò. E anche allora, di ritorno nella città partenopea si era prodotto in battutine ironiche che sono visionabili sul canale Youtube di Nanotv.it, datate novembre 2017: "Sono stato a Lugano, ad un certo punto mi è presa una strana sensazione: il lago era fermo, gli alberi erano immobili, le persone pareva quasi non si muovessero. Insomma, funzionava tutto…ma sono arrivato verso sera mi è presa un'ansia… La mattina passo per un parco e vedo un signore che armeggia sugli alberi. Gli chiedo cosa stia facendo e lui mi risponde: no, noi verifichiamo lo stato di salute degli alberi…me ne so' fujuto ‘a Lugano, sono scappato via da Lugano"