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De Magistris promette: abbatteremo le Vele di Scampia prima dell’estate

Faccia a faccia tra Matteo Renzi e il sindaco di Napoli. Su Scampia pressing per l’abbattimento delle Vele ancora in piedi. Ma lo scontro col premier è sul commissario per l’area di Bagnoli.
A cura di Redazione Napoli
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È un Luigi de Magistris infervorato, quello che intervenendo all'assemblea di sindaci italiani convocata per discutere dei tagli ai comuni contenuti nello "Sblocca Italia", racconta i temi della discussione avuta col premier Matteo Renzi, poco prima a Pompei per una manifestazione legata a Expo 2015. Il sindaco di Napoli si lascia scappare una promessa: il progetto dell'abbattimento delle Vele di Scampia prima dell'estate 2015. "Siamo a buon punto – spiega de Magistris – e Renzi ha mostrato grande interesse per l'idea di insediare a Scampia la sede istituzionale della città metropolitana". Il progetto porterebbe a Scampia anche un polo universitario.

Il discorso si sposta poi sull'altra periferia, quella Occidentale, ovvero Bagnoli, eterna incompiuta partenpea: "Noi sindaci siamo stati eletti, Renzi no. Delle nostre città decidiamo noi" dice infervorato de Magistris agli altri primi cittadini. L'oggetto del contendere è la nomina di un commissario straordinario esterno all'Amministrazione comunale per dirigere e orientare i lavori nell'ex polo siderurgico Italsider, lavori fermi ormai da anni a causa di inchieste e passi falsi. "Il commissario per Bagnoli non lo vogliamo – dice – Siamo pronti a una proposta seria, discussa con la città, approvata dal consiglio e dalla giunta. Non siamo quelli del passato, che sono stati immobili e in alcuni casi speculatori che hanno sperperato risorse pubbliche. La proposta può essere migliorabile ma non accettiamo il commissariamento".

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