22 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Detenuto col tumore in fase terminale, ispezione del Garante Ciambriello al Cardarelli

Il Garante campano delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello si è recato oggi in visita al padiglionre Palermo presso l’ospedale Cardarelli di Napoli dove sono ricoverati-rinchiusi 12 detenuti delle carceri di Secondigliano e Poggioreale. Tra loro Ciro Rigotti, malato terminale di cancro, della cui drammastica vicenda si è occupata Fanpage.it.
A cura di Redazione Napoli
22 CONDIVISIONI
Immagine

Il Garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello si è recato oggi in visita al padiglione Palermo che nell'ospedale Cardarelli di Napoli ospita i ricoverati-rinchiusi delle carceri di Secondigliano e Poggioreale. "Oltre ai dodici detenuti attualmente ristretti nel reparto Palermo ho incontrato anche due detenuti-degenti presso il pronto soccorso provenienti entrambi da Poggioreale, che si trovano sulle barelle, insieme ad altri degenti Uno è Ciro Rigotti, un sessantenne con un tumore maligno, fisicamente allo stremo, a cui il magistrato ha rifiutato gli arresti domiciliari e i cui parenti non possono assisterlo con continuità. Per i familiari dei detenuti presso gli Ospedali vale la regola carceraria della visita settimanale o di un'altra premiale a discrezione delle autorità competenti. Credo che questa disposizione sia da cambiare".

Si tratta dell'uomo la cui famiglia ha denunciato a Fanpage.it le condizioni incompatibili con la carcerazione. Ciambriello denuncia il numero ristretto dei posti a disposizione per i detenuti: “Su 7.419 detenuti nella nostra Regione, ci sono appena 34 posti nelle aziende ospedaliere: vanno incrementati e bisogna garantire nelle strutture sanitarie delle carceri macchinari essenziali, come la tac e la risonanza magnetica, e la presenza stabile del personale medico ed infermieristico perché a chi è diversamente libero va pienamente garantito il diritto alla salute ed un’organizzazione che consenta di dare una risposta sanitaria di qualità. Perché non aprire all'Ospedale del Mare un reparto con almeno 10 posti letto riservati alla popolazione carceraria?".

"Quando arrivi al Cardarelli – conclude – attendi anche più di un mese per essere operato perché l'operazione avviene nelle divisioni diverse dal padiglione dove si è ristretti e ci sono conflitti di competenze anche per far arrivare un'autoambulanza all'interno dello stesso ospedale".

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views