Si mostra la seconda presunta vittima di Don Silverio Mura: “Ci metto la faccia, vado avanti”
«Non mi importa più di restare nascosto, da cosa poi? Questa è la mia domanda. Ormai vado avanti con il mio volto, mi da più forza. Anche per incoraggiare altre vittime». Raffaele Esposito ha deciso di non nascondersi più dietro l'appellativo di "Giuseppe Scognamiglio" e di uscire allo scoperto. Niente più maschere e pseudonimi. Così come deciso da Arturo Borrelli, anche la seconda presunta vittima di Don Silverio Mura, toglie la maschera. E lo fa dopo una giornata difficile. Oggi, come riferisce l'avvocato di Borrelli Carlo Grezio a Fanpage.it, il processo per accertare le presunte violenze denunciate negli anni dal suo assistito, è entrato nella fase istruttoria.
L'iter è cominciato nel 2017 e data la particolarità del procedimento e della materia affrontata, è a porte chiuse. Oggi Raffaele Esposito ha testimoniato in tribunale, come conferma l'avvocato Grezio. Al termine della deposizione, Esposito si è sentito male, svenendo. Immediatamente soccorso, Esposito è stato trasportato all'ospedale Loreto Mare. Qui, si legge nel referto, Raffaele ha riferito di accusare cefalea e ansia dopo aver testimoniato in tribunale.
Raffaele e Arturo hanno già affrontato un altro processo, quello ecclesiastico. Il Tribunale Ecclesiastico di Milano aveva chiuso il procedimento giudicando Don Silverio Mura non colpevole di quanto accusato. Ovvero di aver abusato sessualmente di Arturo Borrelli e Raffaele Esposito. La battaglia di Arturo, che sostiene di aver subito violenze in tenera età, va avanti da diversi anni. Questa estate è stato ricevuto anche da Papa Francesco.