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Covid 19

Dona una tonnellata di banane per le spese ai poveri: “Resto anonimo, non voglio pubblicità”

Anonimo dona una tonnellata banane per bisognosi, in specialmodo coloro che sono oggi in difficoltà causa crisi economica da Coronavirus. La distribuzione affidata alle parrocchie di Scampia, Afragola e Cardito che le inseriranno nelle spese solidali destinate ai più poveri. Ad occuparsi delle consegne saranno due corrieri d’eccezione: il noto judoka Gianni Maddaloni e Claudio Ferrara, dell’Associazione Nazionale per la Legalità”Senza Bavaglio”.
A cura di Redazione Napoli
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"Resto anonimo, non voglio pubblicità". Dunque non conosciamo e non sapremo il nome del benefattore che qualche ora fa ha donato una tonnellata (mille chili) di banane da mettere nelle spese per i poveri in diffusione nei quartieri di Scampia, Afragola e Cardito. La frutta è di Chiquita Italia, una delle più grandi aziende di settore al mondo, ma il distributore è voluto rimanere anonimo. Ad occuparsi delle consegne saranno due corrieri d'eccezione: il noto judoka Gianni Maddaloni e Claudio Ferrara, dell'Associazione Nazionale per la Legalità"Senza Bavaglio". "La beneficenza è sostanza, – ha detto il benefattore – non dovete ringraziare noi ma Dio e la Madonna che ci dando la forza di lavorare e aiutare chi ne ha più bisogno".

Il gesto di solidarietà, che non resterà isolato, consentirà alle parrocchie di Cardito e Afragola di inserire nei pacchi del cibo anche le banane, alimento fondamentale per la crescita dei bambini. Sappiamo infatti che la banana ha proprietà energetiche considerevoli e contiene oligoelementi importanti per la crescita dei bambini.  "Non sappiano chi ringraziare, – hanno detto Maddaloni e Ferrara – ci è stato risposto che il benefattore non voleva pubblicità, che la sua gioia è sapere di aver dato una mano". Un grazie per la generosità e l'altruismo è giunto dai sindaci di Afragola e Cardito, Claudio Grillo e Giuseppe Cirillo.

Sono comunque tanti i gesti di solidarietà che in questi difficili mesi di chiusura di negozi e fabbriche i giornali e i social hanno raccontato. Dalle ceste di pane lasciate dai panettieri a disposizione di chi non ha la possibilità di acquistarlo alle tante donazioni per le "spese sospese", destinate a coloro che causa crisi Covid-19 hanno perso anche la possibilità di poter acquistare il necessario per mettere il piatto a tavola.

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