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Donato Ceglie assolto dalle ipotesi di abuso d’ufficio con la formula “perché il fatto non sussiste”

La Corte d’Appello di Roma, Terza Sezione, ha assolto il magistrato Donato Ceglie dalle ipotesi di abuso d’ufficio con la formula “perché il fatto non sussiste” riformando la sentenza emessa dalla Ottava sezione del Tribunale di Roma, in data 13 novembre 2017.
A cura di Fanpage Admin
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In merito all'articolo “Dopo accuse e condanna, l’ex pm Donato Ceglie si dimette dalla magistratura” in cui si dà conto del procedimento penale nei confronti di Donato Ceglie, ricordandone la condanna irrogata in primo grado per una ipotesi di abuso d’ufficio, l'avvocato difensore del professionista informa della sentenza di secondo grado in merito al procedimento:

La Corte d’Appello di Roma, Terza Sezione, ha assolto il magistrato Donato Ceglie dalle ipotesi di abuso d’ufficio con la formula “perché il fatto non sussiste” riformando la sentenza emessa dalla Ottava sezione del Tribunale di Roma, in data 13 novembre 2017. L’avvocato Fabio Viglione che assiste il dottor Donato Ceglie – unitamente all’avvocato Roberto De Vita – esprime piena soddisfazione per la sentenza emessa dalla Corte d’Appello: «”La pronuncia odierna ci rallegra massimamente perché attesta la totale insussistenza del fatto. Abbiamo atteso con fiducia la pronuncia convinti dell’assoluta correttezza dell’operato del dottor Ceglie. La Corte, dopo uno scrutinio approfondito che ha consentito di riesaminare totalmente la vicenda, ha emesso una sentenza che rende pienamente Giustizia. La formula adottata superando finanche la prescrizione nel frattempo intervenuta, restituisce al magistrato una meritata serenità”.

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