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Covid 19

Dove sono finiti i soldi donati per i pacchi alimentari ai poveri durante il Coronavirus?

Relazione del presidente della III Municipalità Ivo Poggiani al consiglio comunale: “Le donazioni per i pacchi alimentari alla III Municipalità per il Coronavirus, durante l’emergenza di marzo e aprile, sono andate su un conto corrente di un ente privato del terzo settore e sono state spese per comprare i generi alimentari in un supermercato dell’Arenaccia”. Procedure senza bando per accelerare i tempi durante l’emergenza.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Le donazioni per i pacchi alimentari alla III Municipalità per il Coronavirus, durante l'emergenza di marzo e aprile, sono andate su un conto corrente di un ente privato del terzo settore e sono state spese per comprare i generi alimentari in un supermercato dell'Arenaccia”. A ricostruire il filo delle donazioni durante il Covid è il presidente della III Municipalità Stella-San Carlo all'Arena del Comune di Napoli, Ivo Poggiani, nella relazione inviata al consiglio comunale di Napoli. Quei soldi, donati dai napoletani per le famiglie più bisognose della città in una condizione di emergenza, sono stati utilizzati per comprare beni necessari alla sopravvivenza. La procedura non ha seguito un bando pubblico, perché c'erano i motivi di urgenza e bisognava fare presto. La richiesta di chiarimenti sulle procedure utilizzate per la raccolta fondi da parte delle Municipalità era partita dai consiglieri comunali Salvatore Guangi (Fi), Marco Nonno (FdI-An), Alessia Quaglietta e Diego Venanzoni (La Città), e Anna Ulleto (Gruppo Misto). Molte le verifiche che stanno riguardando tutte le donazioni avvenute durante il periodo di lockdown, non solo quelle generose dei volontari, come nel caso della III Municipalità. In altri casi, infatti, si indaga anche la possibilità di infiltrazioni della criminalità organizzata.

Conti Correnti per donazioni gestiti dalle Municipalità

“Il 20 marzo 2020 – scrive Poggiani nella relazione – con nota protocollata si chiedeva alla Fondazione San Gennaro una collaborazione con la Municipalità III per la realizzazione di una raccolta fondi a favore dei soggetti disagiati (senza fissa dimora, senza lavoro) che a causa dell'emergenza dettata dal Covid19 hanno visto aggravare ulteriormente la loro situazione economica, rendendo ancora più complicato l'acquisto di beni di primissima necessità”. “Con la stessa nota – prosegue – si chiedeva alla Fondazione San Gennaro di indicare un ente del terzo settore che potesse supportarci, mettendo a disposizione un conto corrente il cui Iban sarebbe stato pubblicizzato a mezzo stampa e diffuso sui social network. Con nota 72/2020 la Fondazione San Gennaro ci comunicava che l'ente del terzo settore che dava il suo appoggio all'iniziativa della Municipalità III era il Consorzio Core, con sede in via Provinciale Botteghelle di Portici, mettendo a disposizione il conto corrente tenuto presso la Banca Popolare Etica-Filiale di Napoli”.

Le spese fatte al supermercato dell'Arenaccia

“Con nota del 31 marzo – conclude Poggiani – comunicavamo al Consorzio Core di effettuare il versamento delle somme raccolte sino a quella data in favore del Supermercato Dodeca ex Coop di via Arenaccia, con il quale la Municipalità III aveva già preso accordi. Attraverso la collaborazione della NapoliServizi si è provveduto al ritiro e alla consegna dei pacchi alimentari, con l'aggiunta a spese del Supermercato Dodeca di 100 kg di pasta, alle persone segnalateci dall'ufficio Politiche Sociali Municipalità III, dalle parrocchie e dal numero verde istituito al Comune di Napoli e su iniziativa della Municipalità si è deciso di destinare parte dei proventi anche alle famiglie più bisognose residenti presso le Vele di Secondigliano”.

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