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Donna ferita durante una stesa a Napoli, don Merola: “Basta vittime innocenti”

Don Luigi Merola, per anni parroco in prima linea a Forcella, nel centro di Napoli, dove ieri una donna di 52 anni è stata colpita durante una stesa di camorra: “Basta vittime innocenti”. Per il questore di Napoli Antonio De Iesu, invece, il fenomeno si combatte debellando la criminalità giovanile.
A cura di Valerio Papadia
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Don Luigi Merola
Don Luigi Merola

Il gravissimo episodio che si è verificato nella notte a Napoli, la tragedia sfiorata a Forcella, nel cuore del centro storico del capoluogo campano, ha suscitato moltissime reazioni. Poco prima della mezzanotte, in via Vicaria Vecchia, è andata in scena l'ennesima stesa di camorra: una donna di 52 anni che era affacciata al balcone della sua abitazione è stata ferita da un proiettile ad una gamba. Quasi lo stesso copione, nella stessa strada, dell'omicidio di Annalisa Durante, la ragazzina colpita per errore durante una sparatoria nel 2004. "Quando accadono fatti del genere non ci dobbiamo chiedere dove sono le forze dell'ordine ma piuttosto: dove sono i cittadini?" si chiede don Luigi Merola, per anni parroco di Forcella, in prima linea contro la criminalità organizzata.

"Ho saputo del fatto nella notte – aggiunge il sacerdote in preda allo sconforto – e mi sono posto mille interrogativi, mille perché, mi sono chiesto cosa si poteva fare e non si e' fatto. Dall'omicidio di Annalisa Durante, vittima innocente della criminalità, sono passati 14 anni. Ed ogni volta che accadono fatti del genere io dico che Napoli non merita altre vittime innocenti. I cittadini devono fare la loro parte, in concreto, anche se capisco il senso diffuso di delusione. Dopo la tragica morte di Annalisa furono annunciati numerosi progetti per il quartiere di Forcella, appena diecimila abitanti. Ma quanti di questi progetti sono andati in porto?" conclude don Merola.

Il questore De Iesu contro la criminalità giovanile

Sulla vicenda che ha scosso Napoli nella notte si è espresso anche il questore Antonio De Iesu: "È in corso una attività investigativa e di controllo assidua e capillare da parte della Polizia di Stato e dei Carabinieri, sotto il coordinamento della Dda" ha assicurato il questore. "Un esempio del forte impegno che forze dell'ordine e magistratura dispiegano sul territorio contro nuove leve della camorra sempre più ‘baby'. La fluidità degli equilibri criminali vede sempre più spesso protagonisti giovani, tra i 17 e i 24 anni. L'eta' non deve ingannare, sono criminali spietati" ha concluso De Iesu.

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