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Elezioni amministrative 2017, voto di scambio a Sant’Antimo: “Scatta una foto, è facile”

Le telecamere di Fanpage.it hanno testimoniato il sistema illegale di scambio di voti avvenuto nel comune di Sant’Antimo, a Nord di Napoli, dove 3 persone sono state arrestate con questa accusa. Le immagini mostrano alcuni sogetti chiedere agli elettori di fotografare la scheda sulla quale si esprime la preferenza.
A cura di Ida Artiaco
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Domenica 11 giugno si sono svolte in 17 comuni della provincia di Napoli le elezioni amministrative per designare i nuovi sindaci e consigli cittadini. Ma non tutto è andato liscio. Anzi, a Sant'Antimo, centro di poco più di 34mila abitanti a Nord del capoluogo partenopeo, è esploso lo scandalo legato al voto di scambio. Tre persone sono state arrestate con questa accusa, scoperte dai carabinieri dalla compagnia di Giugliano in possesso di 321 tessere elettorali e del materiale di propaganda del candidato di centrodestra Antimo Alfè, che correva da capolista nella lista civica "Vivi Sant'Antimo" per il candidato sindaco Corrado Chiariello.

Dopo il blitz delle forze dell'ordine, le telecamere di Fanpage.it sono riuscite a documentare il sistema dello scambio dei voti fuori ai seggi di Sant'Antimo. Nelle immagini si vedono chiaramente alcune persone chiedere agli elettori di fotografare la scheda sulla quale si esprime la preferenza, procedura questa illegale ma molto utilizzata in questo genere di sistemi. "Tu scrivi lui e fai, poi ce la mandi…piglia il telefonino", afferma uno di loro.

E pensare che soltanto un anno fa, nel 2016, sempre le telecamere di Fanpage.it avevano raccontato di un sistema simile in occasione delle elezioni comunali di Napoli: dopo aver immortalato esponenti del Pd cittadino intenti a offrire 5 euro ai cittadini per votare Valeria Valente alle primarie, le immagini hanno testimoniato la compra vendita di voti avvenuta all'esterno di molti seggi durante il primo turno delle elezioni amministrative. La video-inchiesta in questione riuscì a provocare un vero e proprio terremoto politico, facendolo diventare un caso nazionale. Ma le cose, evidentemente, non sono cambiate.

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